In occasione del decimo anniversario del Museo del Novecento, il Comune di Milano aveva annunciato un progetto che prevede l’ampliamento della sede espositiva anche nel secondo Arengario cittadino in modo da creare un unico polo museale dedicato all’arte moderna e contemporanea.
Ora sul sito del Comune, grazie alla collaborazione con la piattaforma Concorrimi, è disponibile anche il bando per aderire al progetto che è stato ribattezzato “Novecento più cento” dal momento che saranno proprio 100 i metri quadri per l’ampliamento del museo.
La selezione del progetto si svolgerà in due tempi, con la partecipazione dei concorrenti in forma anonima per garantire imparzialità nella scelta.
In una prima fase saranno selezionati 10 progetti in base a criteri come il dialogo tra l’attuale Museo e il Secondo Arengario, l’organizzazione degli spazi, l’inserimento dell’opera nel contesto urbano e storico (Duomo, Galleria Vittorio Emanuele II e piazza Diaz) e la fattibilità tecnico-gestionale sia per quanto riguarda la manutenzione degli spazi sia per quanto riguarda la sostenibilità ambientale ed energetica.
In una seconda fase, si procederà alla selezione di 7 progetti all’interno della decina finalista. In questo caso, oltre ai criteri di cui sopra, sarà valutata anche la qualità della proposta dal punto di vista compositivo e architettonico.
I progetti dovranno poi tenere conto dei costi previsti per l’intervento, stimati in 18,7 milioni di euro e dettagliati nel Documento preliminare di progettazione allegato al bando.
Al vincitore del concorso verrà riconosciuto un premio di 60.000 euro.
Sono però previsti premi anche per gli altri classificati come i 12.000 per il secondo posto, gli 8.000 per il terzo e 4.000 euro per gli altri partecipanti a titolo di contributo per l’attività di progettazione.
I documenti di gara sono stati elaborati dal gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle diverse aree del Comune di Milano, da AMAT – Agenzia mobilità, ambiente, territorio – con il contributo tecnico-artistico dell’architetto Italo Rota, progettista del Museo Primo Arengario.