Legambiente ha lanciato l’allarme inquinamento aria malata in Lombardia. I livelli di ozono sono troppo elevati in diverse città lombarde: ecco cosa potrebbe accadere alla salute dei cittadini e quali sono le zone più a rischio
Con le temperature elevate l‘inquinamento da ozono torna a minacciare la salute dei lombardi. Ha lanciare l’allarme è Legambiente Lombardia denunciando livelli pericolosi di ozono, troppo elevati soprattutto nelle ore pomeridiane a causa del caldo eccessivo e della luce solare intensa.
La salute dei cittadini lombardi è, quindi, messa a dura prova. Ecco le conseguenze e cosa causa l’inquinamento da ozono a chi respira l’aria “malata” di alcune aree maggiormente colpite dai livelli di inquinamento.
L’Arpa Lombardia ha rilevato che i livelli di ozono superano il valore guida di 120 microgrammi per metro cubo, con picchi superiori a 180 microgrammi tra la Brianza, la provincia di Lecco e l’Isola Bergamasca.
Le aree maggiormente più colpite sono quelle prealpine affacciate alla pianura, con rischi elevati per la salute umana ma anche con danni alla vegetazione. Inoltre, le previsioni indicano un ulteriore peggioramento nei prossimi giorni, tali da spingere la stessa Arpa Lombardia a consigliare di evitare attività fisiche intense all’aperto soprattutto nelle ore pomeridiane.
Legambiente Lombardia ha dichiarato, come riporta anche MilanoToday, che la luce del sole attiva reazioni chimiche tra ossidi d’azoto, metano e sostanze organiche volatili, queste particolarmente intense producono “Aria malata”.
Nella regione Lombardia, le principali fonti di questi inquinanti sono dipesi dalle industrie ma anche dal trasporto stradale e l’agricoltura. A Milano, invece, il traffico è il maggiore responsabile delle emissioni di ossidi d’azoto, mentre in Brianza l’industria del mobile contribuisce in modo alquanto significativo all’aumento delle emissioni di ozono.
Infine, nelle province di Brescia, Cremona, Mantova, Lodi e Pavia, il settore agricolo e zootecnico è la causa maggioritaria dove vengono emesse la maggior parte delle sostanze organiche volatili e del metano nell’aria.
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Il presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto, ha evidenziato che: “Secondo i dati di Arpa, ogni anno la Lombardia ammorba la propria aria con quasi 400.000 tonnellate di gas inquinanti precursori dell’ozono, come dire 40 kg per ogni abitante”.
Questo, continua ancora il presidente Meggetto: “E’ un dato impressionante che, anche se in via di riduzione, cala troppo lentamente, testimoniando quanta strada sia ancora da fare per restituire ai cittadini lombardi un’aria sana. Per ridurre il fenomeno, si dovrebbe intervenire sull’uso di solventi, sui trasporti e nel settore agrozootecnico.”
Così da Legambiente l’invito è quello di attivare immediatamente misure drastiche al fine di combattere l’inquinamento da ozono e migliorare la qualità dell’aria in tutta la regione. È fondamentale proteggere la salute dei lombardi e l’ambiente attraverso politiche efficienti e interventi concreti.