Per il procedimento era stato richiesto il rito abbreviato dopo che era stata rigettata la proposta di patteggiamento con una motivazione che dice: “Girare armati di coltello è tipico di una ‘sottocultura’ molto radicata anche nei gruppi della tifoseria ultrà”.
Il 20enne è stato prima in carcere per poi vedersi concedere gli arresti domiciliari dal momento che è stato giudicato incapace di reiterare il reato.
Inoltre, è stato oggetto di Daspo anche se i fatti si sono svolti lontano dallo stadio e dovrà versare un risarcimento provvisionale di 20 mila euro.
Il titolare dell’indagine, Roberto Fontana aveva chiesto una condanna a 4 anni.