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Il barcone del naufragio in Libia diventerà un museo a Città Studi

Il barcone di migranti naufragato il 18 aprile 2015 al largo della Libia diventerà un museo dei diritti. Verrà esposto a Città Studi, secondo quanto ha risposto ieri il Governo, che ha approvato attraverso la Commissione Bilancio l’emendamento con cui sono stati sbloccati i 500mila euro che servono per il trasporto.

Non c’è una data, si sa solo che si farà, a meno che qualcuno non si metta di traverso. Il barcone viaggerà da Melilli, nella base militare in Sicilia, fino al capoluogo lombardo dove verrà utilizzato per sensibilizzare i visitatori su un tema straziante come quello della tragedia dei migranti che affidano la propria vita e le proprie speranze al mare e a barconi come quello naufragato due anni e mezzo fa.

Proprio dalla Sicilia sono però arrivate le prime voci contrarie da parte del “Comitato 18 Aprile”. La portavoce Cettina Saraceno, riporta “La Repubblica”, ha chiesto alla presidenza del Consiglio di realizzare ad Augusta un Giardino della memoria dedicato alle vittime delle migrazioni in cui posizionare il barcone stesso, destinando i soldi oggi previsti per il trasporto “al salvataggio di vite umane nel Canale di Sicilia”.