L’ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha scritto una lettera a “Tempi” direttamente dal carcere dopo la condanna a cinque anni e dieci mesi di reclusione per corruzione.
“La mia condanna è stata pubblicamente definita dal prof. Franco Coppi, il più grande penalista italiano, «una condanna senza colpa e senza prove», per di più aggravata dalla cosiddetta legge “spazzacorrotti” di cinquestelle e Lega, entrata in vigore il 31/1/19 e applicata retroattivamente (!) nei miei confronti per presunti reati eventualmente compiuti nel 2011”, prova a difendersi l’ex governatore.
Formigoni racconta la sua giornata e ne trae una riflessione finale. “C’è un lungo periodo di detenzione ma poco tempo utile nella giornata. E dunque a maggior ragione il tempo non va sprecato. Se fossi fuori utilizzerei il tempo per “fare”, qui dentro lo sto utilizzando per studiare, testi classici e contemporanei, politica, economia, teologia. E infine c’è il tempo per la corrispondenza: le lettere, le mail e i messaggi che per settimane mi sono arrivati a fiumi (ben oltre 2000) oggi hanno un po’ rallentato il ritmo, ma ogni giorno ci sono nuovi arrivi. È qualcosa di straordinario, che mi emoziona e mi sorprende ogni volta”.