“Sono assolutamente d’accordo con la chiusura degli inceneritori che sono obsoleti o non più necessari, in pieno rispetto quindi della volontà espressa dal Consiglio regionale nella passata legislatura”. Con questo post su Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha risposto al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Stefano Buffagni, sulla questione dei rifiuti.
“Ricordo a Buffagni – continua Fontana – che la risoluzione, votata nel 2013, impegnava la Giunta a definire ‘scenari e criteri di decommissioning, cioè di disattivazione progressiva degli impianti, coerenti con la relativa diminuzione di produzione dei rifiuti’, non semplicemente a chiudere indiscriminatamente tutti i termovalorizzatori. Criteri che avevano come obiettivo la disattivazione degli impianti meno efficienti sotto il profilo ambientale. Se tutte le regioni raggiungessero, come la Lombardia, una percentuale di circa il 70% della raccolta differenziata, non saremmo costretti a gestire i loro rifiuti e potremmo anche prevedere, gradualmente, la dismissione dei termovalorizzatori”.
E ancora, ai microfoni de La Stampa, il presidente regionale ha aggiunto: “Se sostengono che questi rifiuti bruciati sono così pericolosi, non si capisce perché dovremmo accettarli noi. E se Di Maio pensa che i nostri impianti inquinano allora devo dire che non accetteremo più i rifiuti del Sud. Chiederemo allo Stato di modificare la norma che ce lo impone”.