Condannato a tre anni per circonvenzione di incapace. Secondo quanto stabilito dal Tribunale di Milano, infatti, avrebbe indotto una donna di 84 anni ricoverata in una residenza sanitaria e con problemi di natura psichica, a firmare un atto pubblico di donazione nel 2015 con cui cedeva la proprietà di una casa in provincia di Savona.
La sentenza della nona sezione penale di Milano, stabilisce anche una provvisionale di risarcimento di 100mila euro nei confronti della donna, che nel frattempo è morta qualche anno fa e al quale l’atto sarebbe stato fatto firmare nel cortile della struttura in cui era ricoverata. La donazione è stata ritenuta nulla da parte del giudice.
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