Le tinture all’henné possono essere molto pericolose, alcuni ingredienti infatti sono contaminati e bisogna fare attenzione.
La questione è stata sollevata dalle autorità sanitarie che hanno analizzato proprio le tinture e quindi pubblicato i risultati, non proprio in linea con le aspettative. Sono emersi tantissimi prodotti contaminati, sostanze chimiche pericolose e altre ancora che di fatto sono vietate, quindi non presenti sull’etichetta.
Si tratta di ogni genere di colorante quindi, dalla più diffusa tintura per capelli a quelle per le sopracciglia. L’henné viene ottenuto dalle foglie di una pianta il cui risultato è rosso e non nero. Quindi viene poi trattato, per questo è bene fare attenzione.
Tinture all’Henné, ingredienti pericolosi all’interno
Il problema vale per tutti, indipendentemente dal marchio scelto. Non basta affidarsi al fatto che vi sia la dicitura naturale o pensare che poiché si tratta di una pianta non ci sono pericoli, perché non è così. Nelle tinture oltre all’henné si utilizza anche l’indaco, una pianta che viene impiegata per la colorazione. Con questi due elementi si arriva al nero. Si possono poi aggiungere altre cose come la camomilla per fare il biondo e così via. Vengono quindi aggiunti prodotti per dare lucentezza come la pianta Cassia che è incolore e serve a far risplendere il capello.
Sembrerebbe tutto bellissimo e naturale ma la questione è ben diversa. Si tratta infatti di una base naturale a cui poi spesso viene aggiunto altro, soprattutto per contenere i costi. Ed è in quel momento che scattano le sostanze chimiche.
Su 20 colori esaminati, 3 è risultato totalmente pericoloso, 6 sono stati respinti. Questi numeri sono troppo elevati. Le sostanze proibite individuate erano coloranti come meta-fenilendiammina e asic Blue e 2-nitro-p-fenilendiammina. Sono molto pericolosi e non si possono usare sulla pelle. Ovviamente non erano riportati sulla confezione quindi di fatto non era dato sapere cosa ci fosse. Molte di queste tinture a rischio venivano prodotte in Indiana, contenevano anche sale di bario solubile, vietato in Europa.
In generale vi era una carenza nell’etichettatura quindi tantissimi prodotti non riportavano con attenzione il contenuto. In Ue c’è una legge stringente per quanto riguarda gli elenchi degli ingredienti, non solo devono essere presenti tutti ma in ordine decrescente, quindi è importante che questo strumento sia leggibile per la persona che acquista.
Nella nota ufficiale diffusa dalle autorità si legge che questi prodotti a base di henné contenevano di tutto, polveri di vario tipo e arrivavano anche da Pakistan o Turchia. Molti di questi coloranti sono allergeni, danno sensibilizzazione che può ripercuotersi per tutta la vita, quindi bisogna fare attenzione quando si compra un prodotto pensando che sia naturale e privo di pericoli.