Quando mancano ancora due settimane ai concerti che Taylor Swift terrà a San Siro la corsa ai biglietti diventa spasmodica per migliaia di fan
Cresce l’attesa per i due concerti di Taylor Swift in programma allo stadio di San Siro di Milano il 13 e 14 luglio. E con essa la caccia ai preziosi ai biglietti per uno degli show più attesi di tutti i tempi a Milano diventa spasmodica.
Inutile sottolineare che i canali di vendita hanno esaurito tutti i biglietti a disposizione del pubblico per entrambe le date ormai da molto tempo: e che quello che si trova on line sono gli sporadici resti di chi, suo malgrado, ha già comprato il biglietto e non potrà partecipare.
Attenzione alle truffe
Purtroppo i casi di truffe, furti di identità e vendite illegali sono all’ordine del giorno. Il giro di biglietti venduti illegalmente è mostruoso. Ciononostante decine di migliaia di fan sono pronti a tutti pur di avere un biglietto: e con loro altrettanti genitori che si sono visti spendere una fortuna pur di garantire ai figli la presenza allo stadio per quello che ormai diventa a tutti gli effetti l’evento dell’anno.
Taylor Swift, la caccia al biglietto
I social sono letteralmente invasi dai video di chi, tagliando in mano, aspetta solo di vivere una giornata che probabilmente ricorderà per tutta la vita. Agli altri non resta altro che da una parte mettere il like e dall’altra rosicare perché le possibilità di recuperare un biglietto per la tanto attesa unica data italiana della cantautrice americana sono praticamente tendenti allo zero. In questo momento gli unici biglietti ufficiali in vendita sono quelli rimessi sul mercato da chi li ha già acquistati.
Solo in rarissimi casi si tratta di fan che per motivi personali dovranno rinunciare all’evento, che intendono bene probabilmente per tutta la vita. Il canale ufficiale è la piattaforma Fansale dove con una piccola spesa si prende in eredità un biglietto già emesso. Chi lo mette in vendita avrà i suoi soldi indietro. Chi lo acquista alla certezza di un biglietto valido: la piattaforma si occupa di tutto il resto a cominciare dalla cosa più importante, la variazione del nome cui il tagliando è intestato.
Da fan a fan
In realtà a fronte di un potenziale di vendita che dovrebbe sfiorare le 140mila persone in due giorni, i biglietti in vendita su questa piattaforma sono stati poche decine. A volte non c’è nemmeno il tempo materiale di collegarsi e il biglietto messo in vendita si è già volatilizzato.
LEGGI ANCHE >>> Max Pezzali è pronto per Milano e San Siro | Ospiti, scaletta e curiosità
Chi segue questo genere di eventi da anni può testimoniare che, purtroppo, non sempre dietro chi acquista c’è un vero fan. I biglietti di concerti, ormai, sono diventati una sorta di bene rifugio anche per organizzazioni che di legale hanno ben poco. È stato dimostrato, ci sono anche indagini internazionali in atto, che organizzazioni senza scrupoli si accaparrano centinaia di biglietti con l’aiuto di bot e intelligenza artificiale per poi rimetterli in vendita a peso d’oro.
Gli scalper on line
Ci sono poi decine di siti che all’estero sono tollerati ma che in Italia non possono operare e sono, per così dire, oscurati. Tuttavia il modo per aggirare l’ostacolo è semplice.
Ci si collega con una VPN, come se ci si trovasse all’estero. O si affida l’incarico ad amici che vivono fuori dai nostri confini nazionali. Ammesso abbiano il tempo e la voglia di mettersi in coda per biglietti che costano centinaia di euro, superando anche di 20 volte il loro valore nominale. Alcuni di questi siti, che ovviamente non citiamo, hanno messo in vendita biglietti a cifre impressionanti. Per un posto di terzo anello proprio oggi un fan ha accettato di spendere 864 euro. Un biglietto vip è stato venduto su una piattaforma inglese a 2800 euro. Il suo valore era di poco superiore ai 500 euro e consentiva oltre all’accesso a un’area di tribuna anche alcuni gadget esclusivi che non verranno messi di vendita sui tradizionali canali di marketing. Un pass laminato, una maglietta, un poster. Il valore della merce è di poche decine di dollari. Ma per un’esperienza del genere ci sono state famiglie che hanno letteralmente rinunciato alle vacanze.
Quella degli scalper on line, così si chiamano i bagarini digitali che mettono in lista su siti specializzati i loro biglietti, è un’attività estremamente remunerativa che fa scomparire i vecchi bagarini di casa nostra che in bicicletta, fuori dallo stadio, cercano di accaparrarsi al grido di ‘comprovendo comprovendo’ qualche biglietto da comprare a 30 per rivendere a 200.
In coda di notte davanti al PC
Sempre sui social sono decine di migliaia i fan, soprattutto ragazze giovanissime, che si mettono disciplinatamente in coda ogni notte davanti al pc nel tentativo di vedere un biglietto in vendita al momento giusto. Di notte perché c’è meno traffico, la rete è più leggera. Battono a uno a uno tutti i siti ufficiali e non, italiani e stranieri.
Sfortunatamente quasi nessuna riuscirà a completare la transazione che peraltro in molti casi è purtroppo un banalissimo scam. Una truffa…
Qualcuno ha venduto attraverso i social: se ci si fida si paga con PayPal. Ma se poi il biglietto è falso…? Purtroppo succede. Così come molto spesso succede che chi mette in vendita il biglietto cambi il nome taroccando il PDF. E lo faccia prima di cambiare identità digitale e sparire nel nulla diverse volte. Attenzione a chi vi chiede pagamenti in criptovalute.
Taylor Swift, allo stadio nonostante tutto
Saranno migliaia gli appassionati che decideranno di darsi appuntamento sul piazzale fuori dallo stadio di San Siro per cantare e ballare senza biglietto ma a poca distanza da chi è riuscito a vivere personalmente l’evento dell’anno. In alcune città americane il pubblico assiepato fuori dagli stadi era addirittura superiore a quello che era riuscito a comprare il biglietto.
Il rito dei braccialetti dell’amicizia nei dintorni dello stadio di San Siro è già cominciato in questi giorni tra fan che si presentano davanti ai cancelli ogni giorno per garantirsi un posto che sia quanto più vicino possibile al palco nel parterre.
Le inchieste sulle major
La vicenda del caro biglietti non nasce certo con questo tour. Si tratta di un dibattito che va avanti da anni e che ha scatenato non solo polemiche ma vere e proprie inchieste internazionali.
Negli Stati Uniti alcuni artisti hanno deciso di dichiarare guerra alle major dei concerti. I primi sono stati i Pearl Jam che decisero di boicottare una delle loro aziende di distribuzione per vendere biglietti per proprio conto. Il gruppo voleva che i fan non spendessero mai più di 20 dollari per un concerto. Ma le società organizzatrici chiedevano quella stessa cifra solo come quota individuale per sé per ogni singolo biglietto venduto.
Di fronte alla crisi del mercato discografico molti artisti sono scesi a patti. Altri no e hanno drasticamente tagliato il loro elenco di show. L’azienda della produzione di concerti ci ha perso un sacco di soldi. Ma a perderci, più che gli artisti sono stati soprattutto i fan…
Il valore di Taylor Swift
Taylor Swift in questo momento non è solo l’artista più importante del pianeta ma rischia di diventare la musicista sulla quale dovranno essere aggiornati tutti i record di guadagni e di vendita ai botteghini. Il suo Era’s Tour, che proseguirà anche l’anno prossimo con alcune date che stanno già andando sold out oggi, dovrebbe chiudere con uno straordinario bilancio superiore ai tre miliardi di dollari solo per quanto riguarda la vendita dei biglietti. Merchandising e indotto escluso.
In Inghilterra il passaggio del suo tour ha portato un’enormità di guadagni all’indotto delle città che ha toccato alzando da una parte il PIL e dall’altra il tasso di inflazione.