Spiare il cellulare del partner per scoprire un tradimento può avere delle implicazioni legali. Ecco cosa si rischia.
La tentazione di controllare il cellulare del proprio partner è così forte che quasi viene voglia di strapparglielo dalle mani. Oppure, quando lo smartphone è incustodito, non si riesce proprio a resistere dal dare una sbirciatina alle chat di Whatsapp.
Ma leggere le chat di Whatsapp per scoprire un tradimento può configurare un reato oppure è legale? La Cassazione si è pronunciata su questo ed è bene sapere a cosa si va incontro se si vuole smascherare un tradimento in questo modo.
Leggere le chat di Whatsapp del partner è legale? Cosa sapere
Strappare il cellulare dalle mani del partner per verificare se ci siano chat “compromettenti” che configurano un tradimento è stato definito dalla Cassazione un reato di rapina. Eppure, leggere semplicemente le chat Whatsapp per scoprire se c’è un tradimento, è legale.
In ogni caso, però, se uno dei due partner leggesse le chat dell’altro, si avrebbe una violazione della privacy. La Cassazione si è più volte pronunciata a riguardo, soprattutto quando durante dei giudizi civili venivano usate come prove di tradimento dei messaggi ottenuti in modo illecito, ossia violando le regole sull’altrui riservatezza.
Secondo una recente decisione della Cassazione, i dati sensibili raccolti da Whatsapp altrui, nonostante sia stato letto di segreto e senza autorizzazione, possono essere utilizzati a scopo difensivo in un procedimento legale, come ad esempio quello di separazione.
Secondo la Corte di Cassazione, infatti, anche se c’è una violazione della privacy, tali dati possono essere usati a scopo difensivo, per difendere i propri diritti. La prova del tradimento può influire sulla decisione del giudice di addebitare la separazione a uno dei coniugi (con conseguenze sull’altro coniuge come la perdita di un eventuale assegno di mantenimento o l’eredità legittima).
Anche se è necessario dimostrare che il tradimento sia stato la causa effettiva dell’intollerabilità della convivenza coniugale (quindi c’è l’onere della prova). In ogni caso eticamente si tratta di una violazione della privacy e quindi è sempre qualcosa che sarebbe meglio non fare, sia se lo smartphone si trova incustodito sia se invece (peggio) si dovesse strappare dalle mani del partner.
Sebbene infatti leggere delle conversazioni Whatsapp possa fare luce su un eventuale tradimento e soprattutto essere usato a scopi difensivi per difendere dei propri diritti, questo non deve accentuare questo tipo di “violenza” dell’invadere la privacy di una persona.