Non sempre ci rendiamo conto del fatto che oggetti di uso comune possono essere un ricettacolo di batteri: questo lo indossiamo ogni giorno
L’igiene è fondamentale, lo sappiamo bene. Per questo abbiamo cura di lavare le mani, di curare la nostra persona, gli abiti che indossiamo, così come di pulire casa, cambiare le lenzuola, usare lavastoviglie e lavatrice. Eppure, talvolta, non ci rendiamo conto che gli oggetti maggiormente contaminati sono quelli che usiamo più di frequente e che, paradossalmente, tendiamo a non disinfettare mai.
In particolar modo, come è emerso da uno studio, c’è un accessorio particolare che la maggior parte di noi indossa quotidianamente ma che non viene mai “lavato” o comunque igienizzato. Di sicuro è un errore che tutti facciamo in modo involontario, eppure sarebbe bene cambiare abitudini.
L’oggetti più contaminato dai batteri lo indossiamo ogni giorno: di che si tratta?
Quando ci prepariamo al mattino per andare a lavoro o comunque per sbrigare i nostri impegni, dopo esserci lavati, vestiti e pettinati, ci concediamo di indossare quelli che sono gli accessori che più amiamo. Orecchini, magari, un bracciale, perché no. La maggior parte di noi, però, non rinuncia all’orologio. Ebbene, secondo quanto è emerso da uno studio della Florida Atlantic University è proprio a questo oggetto che dobbiamo fare attenzione.
In modo particolare, nello specifico, al suo cinturino. Oggi ne esistono di ogni tipo, dai classici in pelle passando per quelli in cuoio, acciaio, perfino di plastica e gomma. Dallo studio condotto pare che proprio questi ultimi due materiali, in quanto porosi, sono quelli che maggiormente favoriscono l’attecchire e il diffondersi di batteri.
Di quali batteri si tratta? Ebbene, sembra che tra gli svariati osservati spiccassero, in modo particolare alcuni legati alla pelle e altri al tratto intestinale. Per evitare rischi e proteggere la propria salute, dunque, gli esperti consigliano di igienizzare con regolare frequenza i cinturini degli orologi. E di evitare di indossarli in luoghi che facilitano la contaminazione e proliferazione, come le piscine o le palestre.
Sebbene sui cinturini di materiali differenti, come oro, acciaio, argento e in generale metallo, il quantitativo di batteri rilevati pare sia ridotto rispetto ai due citati, è comunque consigliabile provvedere a disinfettare anche questi, di tanto in tanto, a livello preventivo.