Querelato da Giorgia Meloni, sotto processo per le sue frasi nei confronti della premier, Brian Molko torna con i Placebo a esibirsi nel nostro paese
Prosegue il Rugby Sound Festival al Parco del Castello di Legnano dopo la prima data ufficiale affidata ai Subsonica. Oltre 3mila persone per la band torinese in una serata davvero molto riuscita sotto ogni aspetto.
Ma per la band inglese guidata dal controverso Brian Molko ci potrebbe essere molta più gente. Perché i Placebo sono legati da molti anni al nostro paese dove sono sempre riusciti a fare notizia creando anche qualche polemica non da poco.
Placebo, Molko e le polemiche
Brian Molko lo scorso anno durante la sosta della band nel tour europeo allo Stupinigi Sonic Park si espresse con frasi molto pesanti nei confronti di Giorgia Meloni: insulti alla presidente del consiglio definita ‘fascista e razzista’. La procura di Torino aprì una inchiesta per vilipendio delle istituzioni e Molko dovrebbe rientrare in Italia non per uno, ma per due processi. Uno penale, aperto d’ufficio dalla magistratura, e l’altro per diffamazione dopo che la stessa Giorgia Meloni ha querelato il rocker inglese.
Grande attesa per lo show della band perché conoscendo il bizzoso carattere del musicista ci si attende qualche altra dichiarazione vivace da parte del cantante e fondatore della band, nel frattempo raggiunto da un mandato di comparizione dopo che i due procedimenti penali hanno portato a una rogatoria internazionale per depositare gli atti dovuti e acquisire i suoi documenti.
Chi è Brian Molko
Quello di Legnano è il primo show che riporta i Placebo nel nostro paese dopo il tour dello scorso anno. Molko dopo le dichiarazioni di Stupinigi era stato un po’ meno esplicito: ma anche in alcune delle tappe successive, in particolare a Sassari dove alcuni parlamentari locali avevano minacciato un’altra denuncia il rocker era riuscito a suscitare critiche con le sue provocazioni.
Molko, 51 anni, è quello che si definisce un personaggio controverso: figlio agiatissimo di un importante funzionario di banca di origini italiane, cresce tra scuole private e studi di alto livello in Belgio e Lussemburgo per poi trasferirsi a Londra dove fonda la band della quale quest’anno ricorre il trentennale.
Apertamente bisessuale, icona e simbolo del movimento LGBTQ da molti anni, Molko non ha mai nascosto i suoi molti problemi con alcol e droga, né quelli con la depressione. Da tempo si dice ‘pulito e risolto’: vive tra Londra, Parigi e New York. Ama moltissimo il nostro paese nel quale torna spesso, e non solo per esigenze artistiche o per suonare.
Tanti show italiani
Gli show italiani dei Placebo dagli esordi a oggi sono quasi settanta, poche altre band straniere hanno suonato così tanto qui da noi. Hanno frequentato i grandissimi festival fin dagli esordi, accettando di esibirsi anche in zone artisticamente di pregio: nella loro carriera live in Italia spicca un meraviglioso concerto al Teatro Greco di Taormina così come la data di Villa Manin a Codroipo, forse uno dei loro concerti più belli nel nostro paese.
Nel 2009 poco prima di Natale suonarono all’aperto ad Andalo durante un festival sportivo davanti a poche decine di persone intirizzite dal freddo e sotto la pioggia. Molko lascerà il palco furioso dopo avere interrotto più volte la scaletta con la pedaliera della sua chitarra allagata.
Polemiche al Festival
Famosa la sua intemperanza al Festival di Sanremo del 2001 quando presentano a un pubblico molto distratto la loro Special-K. L’edizione è quella condotta da Raffaella Carrà.
Molko era furibondo perché dopo le prove generale, nonostante avessero fatto trasportare fin sul palco dell’Ariston tutta la loro strumentazione di palco, gli comunicano che l’esibizione non sarebbe stata live. Ma in playback. Molko la prende malissimo. Piantato con strafottente aria di sfida davanti al paludatissimo pubblico finisce lo show abbattendo i suoi amplificatori a colpi di chitarra. Poi si inchina in modo sarcastico e se ne va. É l’incidente diplomatico più eclatante di quella edizione, per altro non indimenticabile.
Placebo a Legnano
L’appuntamento con il Placebo a Legnano è sicuramente uno dei più attesi tra quelli in programma al Rugby Sound Festival. Il primo appuntamento con i Subsonica è andato particolarmente bene. Il pubblico ha apprezzato un’organizzazione attenta e curata, molto, molto lontana dai problemi che si sono vissuti in questi giorni agli I-Days tra costi eccessivi, code interminabili, malori e problemi di visibilità.
Lo show dei Subsonica è stato di alto livello. Visibilità eccellente, audio adeguato. Parcheggio gratuito per tutti e un servizio d’ordine ineccepibile con il pubblico accompagnato verso il parcheggio e dentro l’area del parco del Castello. Prezzi alti, ma accettabili, rispetto a quelli milanesi: con alcuni food truck a tema. Ampi spazi per bere e mangiare. Persino tavoli e panche.
Il programma del Festival
Prima dei Placebo, che proseguiranno il loro tour a Roma (Ippodromo Capannelle, lunedì 8 luglio) e a Pordenone (Parco San Valentino, martedì 9) saranno di scena i Peaks! band italiana molto interessante che si è ritagliata uno spazio importante e che aveva affiancato Molko e compagni già nel tour estivo dello scorso anno.
In tutto gli appuntamenti di Legnano saranno 14. Il programma prevede martedì 2 i Suicidal Tencies e gli Agnostic Front. A seguire Coez & Frah Quintale, Massimo Pericolo, Alborosie & Shengen clan. Il 6 luglio la Zarro night & Friends con Il Pagante e DJ Matrix mentre il 7 luglio sarà la volta di un altro ritorno: Cristina D’Avena & Gem Boy. L’11 luglio è punk in castle con tre delle formazioni che hanno fatto la storia del genere nel nostro paese: Punkreas, Derozer, Vallanzaska. Grande attesa anche per i Cypress Hill che dopo molti anni tornano nel nostro paese.
Questa la scaletta dell’ultimo show dei Placebo
* Taste In Men
* Beautiful James
* Scene of the Crime
* Happy Birthday in the Sky
* Bionic
* Surrounded by Spies
* Soulmates
* Every You Every Me
* Sad White Reggae
* Try Better Next Time
* Too Many Friends
* Went Missing
* For What It’s Worth
* Slave to the Wage
* Song to Say Goodbye
* The Bitter End
* Nancy Boy
Bis
* Infra-red
* Running Up That Hill (A Deal With God)