PizzAut on the road, il primo food truck arriva a Milano: nuove opportunità di lavoro in città, tutto quello che c’è da sapere.
PizzAuto è un innovativo modello di inclusione sociale, nato dall’idea di un papà di un ragazzo autistico, Nico Acampora. La volontà è quella di dare al figlio e a molti altri ragazzi di potersi creare un futuro lavorativo appagante. Nel corso degli anni il progetto ha ottenuto notevole successo, al punto da aprire nuovi locali in Italia.
Entro il 2028 l’intenzione è quella di aprire ben30 food truck in Lombardia e circa un centinaio in tutta Italia. Il progetto è stato annunciato alcuni mesi fa e ora tutto è pronto per dare il via al primo food truck a Milano.
I primi PizzAutoBus prenderanno il via da Milano, si tratta di una nuova iniziativa volta a creare nuovi posti di lavoro per le persone autistiche e un perfetto modo per integrarle all’interno della società.
Saranno circa trenta le pizzerie su ruota targate PizzAut che approderanno in Lombardia entro il 2028. Nico Acampora ha annunciato che l’obiettivo è quello di avere un camioncino per ogni pizzeria d’Italia. A creare il piano d’impresa è stato ideato pro bono da PwC Italia che si è occupata di cesare analisi di benchmarking e dei principali players del mercato, l’azienda ha poi fornito consulenza legale per il set-up del network dei truck e infine di una stima sui costi e i ricavi del progetto.
Stando al piano messo insieme da PwC Italia per ogni food truck si andranno a creare cinque posti di lavoro per persone con la sindrome di autismo. In totale si andranno a creare circa 120 ragazze e ragazzi autistici per i trenta food truck previsti entro il 2028. La volontà di Acampora è quella di avere in moto oltre 100 PizzAutobus per ben 500 assunzioni in tutta Italia entro il 2034.
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La flotta prevista da Acampora è di 15 PizzAutobus in Lombardia e 107 Italia, l’impatto l’iniziale dell’iniziativa sarà quello di avere 75 posti di lavoro, la speranza è quella di veder crescere il progetto magari con il coinvolgimento di altre realtà e aziende, volenterose di investire in questa importante iniziativa.
In attesa di testare la pizza su ruote resta la possibilità di provare uno dei ristoranti già attivi in Italia: