In pochi sanno che è possibile riutilizzare l’olio fritto dopo averlo usato: ecco come trasformarlo in una risorsa utile in diverse situazioni.
L’olio esausto, dopo il fritto, è ad alto rischio spreco. Chi lo butta nel lavandino, per esempio, può fare molti danni all’intero impianto di circolazione dell’acqua. E invece è un prodotto molto facile da riciclare, e quindi riusare.
Per cattive abitudini, pigrizia o ignoranza, il gesto più semplice nei nostri stili di vita domestici, è gettare l’olio esausto, nel lavandino o nello scarico del bagno, non considerano i grandi danni che si arrecano all’ambiente. Per tutti gli amanti della frittura, è bene sapere che è possibile riciclarlo dandogli una nuova vita e una nuova funzione, e con questo non sprecarlo, riducendo costi, rifiuti e inquinamento.
Come e quando riutilizzare l’olio fritto da cucina: tutti i modi per non sprecarlo
L’olio fritto da cucina si può riutilizzare in diversi modi. Così, oltre a non danneggiare l’ambiente, è possibile rimettere in circolo l’olio esausto, che inizia una seconda vita. Infatti, attraverso un apposito trattamento il prodotto può trasformarsi in una risorsa utile in diverse situazioni. È bene ricordare che l’olio esausto non è biodegradabile, non è un rifiuto organico, e può perfino inquinare l’acqua potabile e inaridire il terreno dove viene buttato maldestramente. Per smaltirlo, bisogna portarlo alle isole ecologiche, o in alternativa ai distributori di benzina ed ai supermercati attrezzati per raccoglierlo.
Per riciclarlo, occorre in primo luogo, lasciarlo raffreddare, poi raccoglierlo in un apposito contenitore di vetro e congelarlo. Il prodotto, ormai non più utile in cucina, si può usare sfruttando le sue proprietà lubrificanti.
Con l’olio esausto è possibile preparare un ottimo sapone fatto in casa. Per farlo, servono 15 ml di olio fritto filtrato, 15 gocce di olio essenziale per il profumo, un bicchiere d’acqua e 350 grammi di sapone di Marsiglia neutro. Dopo aver fuso a bagnomaria il sapone di Marsiglia, aggiungi gli altri ingredienti e mescola fino a ottenere un composto omogeneo. Versa il tutto in stampi, copri con pellicola trasparente. A questo punto lascia riposare per 12 ore in un luogo asciutto e non troppo caldo.
L’olio fritto è anche un ottimo idratante per la pelle. Se quest’ultima diventa particolarmente secca, magari a causa del freddo o dopo aver utilizzato la lametta, il prodotto può esserti d’aiuto. Dopo averlo correttamente filtrato ed esserci assicurati che sia stato rimosso ogni residuo di cibo, puoi passarne qualche goccia sulla pelle secca.
In pochi sanno che è anche un combustibile biodiesel. Infatti molte amministrazioni richiedono ai cittadini di donare l’olio usato per raccoglierlo e trasformarlo in carburante biodegradabile non tossico. Grazie alla sua alta infiammabilità, è un ideale combustibile per le lanterne o le candele.
È funzionale soprattutto per lubrificare le attrezzature per il fai-da-te, come, ad esempio, la pala da neve. Basterà ungere la pala con dell’olio: in questo modo la neve non si attaccherà sulla pala e scivolerà più facilmente, facilitandoti così il lavoro.