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Milano, è tempo di Oh bej Oh bej: perché si chiama così. Com’è nato il mercatino di Natale più atteso

Milano, via libera alla fiera degli Oh Bej Oh Bej: ma come è nata e perché si chiama così? L’incredibile storia che c’è dietro.

Da oltre cinquecento anni a Milano intorno a Sant’Ambrogio ci si riunisce per la fiera degli Oh Bej Oh Bej, un appuntamento annuale imperdibile nel calendario meneghino.

Milano, e’ tempo di Oh bej Oh bej: perché si chiama così. Com’è nato il mercatino di Natale più atteso (milano.cityrumors.it)

Nata nel 1510, la fiera richiama ogni anno migliaia di visitatori curiosi di visitare le bancarelle e gli stand colmi di prodotti tipici e di artigianato. Negli ultimi anni la fiera ha preso vita ogni 7 dicembre, in occasione delle celebrazioni di Sant’Ambrogio

Si tratta di uno dei mercatini di Natale più attesi in città, merito anche della lunga tradizione che accompagna questo particolare evento.

La nascita della fiera degli Oh Bej Oh Bej a Milano

Come ogni tradizione antica, anche l’origine della fiera degli Oh Bej Oh Bej ha radici che si intrecciano tra romantiche leggende e verità documentate. Una cosa è certa, la fiera è nata verso la fine del XIII secolo. Le prime testimonianze scritte risalgono al 1288, al tempo a Milano erano già in uso grandi celebrazioni in occasione di Sant’Ambrogio, il santo patrono della città che si festeggia il 7 dicembre.

La nascita della fiera degli Oh Bej! Oh Bej! a Milano (milano.cityrumors.it)

Tuttavia, la fiera degli Oh Bej Oh Bej, così come la conosciamo oggi nasce solo due secoli dopo. Più precisamente nel 1510, quando Pio IV inviò a Milano Giannetto Castiglione. Quest’ultimo fu incaricato dal Papa di un compito molto gravoso: riavvicinare i milanesi alla fede. All’inizio del Cinquecento, infatti, a Milano si registrò un progressivo distaccamento dalla religione con conseguente calo della devozione verse i santi, di cui si resero protagonisti in particolar modo i cittadini ambrosiani.

Il Gran Maestro dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro – antico ordine cavalleresco di Casa Savoia – aveva quindi un compito molto difficile davanti. Temendo di non essere ben voluto dai milanesi, Castiglione decise di approfittare della festa dedicata a Sant Ambrogio per raggiungere Milano.

Tuttavia, Castiglio ebbe un vero e proprio colpo di genio: non si presentò a mani vuote. Il Gran Maestro decise infatti di distribuire dei doni ai bambini radunati intorno al corteo, che scortarono fino alla Basilica di Sant’Ambrogio. I piccoli, presi dall’entusiasmo, iniziarono a gridare “Oh bej! Oh bej”, ovvero “Che belli! Che belli”.

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La frase pronunciata dai bambini non solo diede il nome alla fiera, che da quel lontano 7 dicembre 1510 è diventata un appuntamento fisso, ma divenne anche una frase di rito da pronunciare ogni qual volta che, durante il periodo natalizio, si riceve un dono da amici e parenti.

Emanuela Ceccarelli

Giornalista pubblicista per professione, backpacker per passione. Amo girare il mondo con un podcast crime in cuffia e qualche libro nello zaino.