Alessandro Mahmoud è pronto a sbaragliare la concorrenza a Sanremo 2024. Già vincitore due volte, vuole ancora imporsi: cosa faceva prima.
Alessandro Mahmoud è per tutti Mahmood. Il nome è una piccola modifica al suo cognome che porta a comporre la frase britannica “My Mood”. Il mio stato d’animo. C’è un motivo per cui ha scelto di chiamarsi in questo modo: la chiave è rintracciabile nella sua infanzia. Il cantautore ha vissuto sempre in Italia, in particolare a Milano, grazie alla madre.
La donna ha origini sarde, ma ha sempre vissuto a Gratosoglio. La storia del celebre artista parte con un trauma: i genitori si separano e l’uomo resta solo con sua madre. Il padre taglia i ponti con quella che era la sua famiglia. Da questo Mahmood trae ispirazione per le sue canzoni: “Soldi” è una dedica proprio al papà che lo ha dimenticato.
Mahmood, chi era prima del successo
Una liberazione in musica che lo ha portato dove merita. Ai primi posti delle classifiche. Poi è arrivato tanto altro: “Brividi” con Blanco e non solo. Una sequela di successi che, però, non gli fanno dimenticare da dove viene. Il Barrio, come dice in una delle sue canzoni più iconiche, ce l’ha sempre in testa e riparte da lì quando non trova la rotta.
Soluzione semplice per alcuni, ma per lui resta la benzina migliore. Successo, luci e celebrità, ma chi è Alessandro prima di diventare Mahmood? Uno che le ha provate tutte, persino XFactor, ma il salto di qualità è arrivato all’Ariston quando anche altri – fuori dal suo “giro” di riferimento – si sono accorti di lui.
La musica come rivincita culturale
Una vita, in adolescenza, passata al bar dove lavorava come cameriere e lo studio di registrazione. Con questi lavori pagava le incisioni delle demo. Una gavetta che è servita a portarlo dov’è ora. In alto vede tutto con più chiarezza. Quel riscatto che aspettava, senza perdere di vista le cose importanti.
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Non i soldi, come rimprovera a suo padre, ma gli affetti. Dopo ogni tour torna dalla sua famiglia per condividere il successo con le persone amate. Una storia di riscatto e affermazione sociale che, adesso, torna all’Ariston: “Con Tuta Gold – ha detto – torno a parlare di mio padre in musica, ma non solo”. Evidentemente Alessandro Mahmoud ha ancora un conto aperto con il genitore che vuole formalizzare nella maniera più armonica che conosce: attraverso le note.
