Garbage al Magnolia di Milano: un grandissimo ritorno | Scaletta

Nella serata di mercoledì 26 giugno il Circolo Magnolia di Milano, all’Idroscalo, riaccoglie i Garbage di Shirley Manson e Butch Vig

“Non siamo mai stati considerati un supergruppo, nemmeno ci interessava essere considerati un supergruppo. Forse è stata una fortuna, forse no. A noi interessavano solo la musica: e i fan. Questo business è spietato. Ma sa essere giusto con chi dimostra coerenza nelle cose che fa”.

Garbage, Shirley Manson
Shirley Manson, voce dei Garbage dagli esordi a oggi – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Shirley Manson rilasciava questa breve dichiarazione a chi scrive nel 1999 in un trionfale e meraviglioso Jammin’ Festival.

I Garbage e le prime volte in Italia

Di quell’edizione, all’Autodromo di Imola, si ricordano due cose più di ogni altra. Il dualismo tra le Hole di Courtney Love e Marilyn Manson, che non si potevano sopportare e avevano minacciato di prendersi a schiaffi se si fossero incrociati dietro al palco. Poi una pioggia battente e sinistra per tutta la durata del fine settimana.

Pioggia e fango. E sul palco un cartellone straordinario con Goo Goo Dolls, Bush, Skunk Anansie, Bluvertigo, Blur e Placebo solo per allineare alcuni dei gruppi di apertura prima degli headliner.

I Garbage, arrivavano in Italia forti di alcuni video in rotazione esponenziale e di una personalità dirompente come quella di Shirley Manson.

Voce potente, molto definita e decisamente marcata, Shirley era stata scelta personalmente da Butch Vig e Steve Marker quando la band si chiamava già Garbage: spazzatura… “li ho amati da subito anche per questo…” disse Shirley spiegando il suo ingresso nella band e mettendoci molto del suo. Perché per quanto i suoni fossero innovativi e alcuni brani del loro primo disco fossero hit potenziali… “i testi erano una merda…”.

Shirley Manson scozzese di Edimburgo riesce sempre a fare notizia: mai banale, diretta, a volte sfrontata. Un carattere spigoloso e marcato almeno quanto la sua voce. Un carattere che l’ha portata a litigare anche con gli stessi compagni di band trascinandoli sull’orlo di una crisi e di uno scioglimento scongiurato quasi per miracolo. Tra i suoi fan Dave Grohl, amico da sempre dell’ex Nirvana con il quale ha collaborato ad alcuni album leggendari. Fu proprio Grohl a parlare con Shirley quando la band sembrava al capolinea: “Vi scongiuro… non scioglietevi”. E i Garbage restarono insieme: e insieme sono tutt’ora.

Gli ammiratori dei Garbage

Lasciando a Shirley Manson la scena, i tre Garbage restano quasi nell’ombra imbracciando e scambiando strumenti. Duke Erikson, Steve Marker e Butch Vig sono più che semplici polistrumentisti. Vig, uno che ha prodotto Foo Fighters, Soundgarden, Nirvana e Smashing Pumpkins solo per fare i primi tre nomi che vengono in mente, è una delle menti più creative lineari e lucide del rock contemporaneo. In curriculum un centinaio di album e più di un migliaio di canzoni. Se ascoltate una canzone di successo in una qualsiasi compilation rock-grunge dal 2000 in poi probabilmente l’ha prodotta lui.

La spazzatura dei Garbage è stata a un passo dal diventare un successo di massa. Si sono tolti molte soddisfazioni, hanno guadagnato tanto, sono finiti nelle classifiche e in alcune colonne sonore memorabili (anche 007, The World is not Enough). Ma fondamentalmente restano la band che non voleva diventare un supergruppo. A distanza di ormai oltre trent’anni dal loro esordio e con sette album all’attivo, la band si sta riscoprendo. Gira il mondo con la passione del primo album, si riavvicina a gente che non li ha mai dimenticati, incassano i crediti di chi ha anche provato a copiarli e preparano un nuovo album. L’ultimo – No Gods no Masters – risale a tre anni fa.

Lo show del Magnolia

Milano li accoglie al Magnolia di Segrate per quella che è l’unica data italiana di un tour europeo non proprio lungo, che comincia proprio dalle rive dell’Idroscalo e che proseguirà con poche date molto significative. Giovedì in Svizzera, poi il Poppodkium in Olanda, il Verti a Berlino, Razzamatazz a Barcellona e qualche show nel Regno Unito dove saranno uno dei punti di forza del Transmit Festival di Glasgow.

Garbage, Shirley Manson
Garbage a Milano per la prima data del loro tour europeo, l’unica in Italia – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Lunga la loro assenza dalle scene europee. In Italia si erano esibiti l’ultima volta nel 2019 con due serate a Gardone e Roma. Memorabile il loro show al Fabrique di Milano otto anni fa quando Shirley discute vivacemente con il pubblico che stava un po’ esagerando con il mosh-pit: “Se non la smettete di rovinarci lo show scendo e vi prendo tutti a calci nel culo…”

Il loro ultimo album No Gods No Masters ha ricevuto elogi per la sua audacia e la sua rilevanza tematica. Il disco affronta temi sociali e politici, dimostrando che i Garbage non hanno paura, mai davvero… di affrontare argomenti controversi e di spingere i confini della loro musica al di là del palco e nel mondo reale.

Shirley Manson: autentica…

Shirley Manson è molto più di una cantante. Si è misurata con successo nella narrativa, ha esordito in modo credibile come attrice, è un simbolo di autenticità e forza. La leggendaria Deborah Harry, Blondie, che curiosamente sempre sul palco del Magnolia ammaliò il pubblico milanese non molto tempo fa, non molto tempo fa l’ha definita “la cosa più vicina a me”.

A dispetto dei suoi 57 anni, la cantante scozzese è quanto di più vitale e reale si possa immaginare in un personaggio rock. Testa sempre in movimento, fisico da ragazzina. Regge la scena da sola. Altera, sprezzante. La sua è una bellezza molto particolare e affilata, estremamente british, impreziosita da alcune scelte di stile mai banale che la vedono amoreggiare con vestiti e accessori spesso molto anni ’60.

Nel corso degli anni, ha utilizzato i suoi social per parlare apertamente di questioni personali e sociali, diventando un modello di ruolo per molti. Due matrimoni, femminista convinta e attivissima, Shirley ha messo in piazza molte delle sue fragilità. A cominciare  dalle sue liti in famiglia con due genitori estremamente credenti. Amatissimi ma molto lontani da lei e soprattutto dal personaggio che sarebe diventato. Non ha avuto problemi a parlare delle sue lotte con la depressione, con i farmaci. Appassionante la sua difesa dei diritti delle donne e delle persone LGBTQ+.

La band torna con tutti i suoi membri fondatori per uno show che come al solito si annuncia dirompente. Sette nomination al Grammy non l’hanno mai vinto. Attendono pazientemente l’induzione alla Rock and Roll Hall of Fame: ormai dovremmo esserci…

Il tour è al suo esordio. Non c’è una scaletta perché non ci sono show precedenti. La loro ultima esibizione live ufficiale è di settembre, in Peru.

L’ultima scaletta dei Garbage

Supervixen
#1 Crush
The Men Who Rule the World
Run Baby Run
Special
Wolves
Bleed Like Me
On Fire
Cities in Dust (Siouxsie and the Banshees cover)
I Think I’m Paranoid
Stupid Girl
No Gods No Masters
Cup of Coffee
Godhead
Vow
Only Happy When It Rains
Push It
When I Grow Up
No Horses
Bis
The Trick Is to Keep Breathing
Cherry Lips (Go Baby Go!)

Questa invece la meravigliosa scaletta del live del Fabrique: era l’8 giugno 2016, tre show italiani in tre giorni e tre scalette completamente diverse l’una dall’altra

Sometimes
Empty
Stupid Girl
Special
Blood for Poppies
Bleed Like Me
My Lover’s Box
Sex Is Not the Enemy
A Stroke of Luck
Control
#1 Crush
I Think I’m Paranoid
Battle in Me
Automatic Systematic Habit
The Trick Is to Keep Breathing
Blackout
Push It
Vow
Only Happy When It Rains
Bis
Even Though Our Love Is Doomed
Why Do You Love Me
Cherry Lips (Go Baby Go!)

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