A Milano il Natale dura due settimane in più, festa grande in città: tutte le tradizioni da scoprire.
Quando si tratta di Natale a Milano non si scherza. L’Avvento – il periodo dell’anno che anticipa il Natale – nella diocesi ambrosiana dura infatti sei settimane anziché quattro.
A Milano si rispetta ancora il rito ambrosiano, ispirato al periodo della Quaresima, che si basa appunto su sei domeniche. In gran parte d’Italia viene invece rispettato il rito romano, che abbreviò l’Avvento a quattro settimane.
L’Avvento a Milano inizia la domenica successiva al giorno di San Martino, che cade l’11 novembre. L’Avvento dura sempre sei settimane, negli anni in cui il 24 dicembre cade di domenica viene celebrata una domenica pre-natalizia. Ma questa non è l’unica particolarità del Natale a Milano, scopriamo le più curiose.
Il rito del ceppo è una delle tradizioni più antiche, nasce in Europa dal XII secolo e prende piede sopratutto nei contesti rurali. Solitamente il capofamiglia, la vigilia di Natale, prendeva tra le braccia un ceppo di legno, tenuto come se fosse un bambino, e lo poneva nel focolare. Il ceppo veniva arso con una fascina di ginepro benedetto.
Sopra al ceppo venivano posizionate delle monte e si recitava insieme la preghiera alla Santissima Trinità. Il ceppo doveva poi ardere nelle notti successive, fino all’Epifania.
Il 7 dicembre si celebra a Milano la festa del santo patrono, Sant’Ambrogio. Solitamente è proprio in questa data che si addobbano le case per il Natale, a differenza del resto dell’Italia che attende l’8 dicembre.
In questo giorno la città si anima poi con la fiera degli Oh bej! Oh bej!, un caratteristico mercatino che viene allestito ogni anno intorno al Castello Sforzesco. Il nome della fiera deriva da un fatto risalente al 1510, quando Giannetto Castiglione venne incaricato dall’allora Papa Pio VI di riaccendere lo spirito della fede tra i milanesi.
L’uomo per farsi ben volere fin dal suo arrivo, portò con se dolci e giocattoli per bambini che distribuì tra la folla durante il corteo. I bambini presi dalla gioia gridarono: “Oh bej! Oh bej!” (Oh, che belli).
A Milano non è Babbo Natale a portare i doni o, almeno, non è l’unico. I doni ai bambini buoni vengono portati da Santa Lucia, la martire cristiana festeggiata il 13 dicembre. La storia narra che la Santa arrivi in città in sella al suo asinello per consegnare i doni ai bambini. Ad attenderla nelle case troverà un bicchiere di latte e del fieno per il suo mulo.
Quando nelle case si sente suonare la campanella bisogna andare subito al letto. Non si possono infatti incrociare gli occhi della Santa, questa infatti lancia la cenere negli occhi di chi incrocia il suo sguardo, per po andarsene senza lasciare doni.