La carbonara a Milano può essere una vera sorpresa, sopratutto se si sceglie il posto giusto in cui mangiarla: questi sono tra i ristoranti migliori in città.
Scavare alle origini della ricetta della pasta alla carbonara può essere lungo, difficile e pericoloso, come sempre quando si tratta di uno dei capi saldi della cucina italiana. Tuttavia quando un piatto è così buono, poco importa da dove provenga e chi sia stato il primo a inventarlo, l’importante è poterne avere sempre in quantità.
Negli ultimi anni la città di Milano ha vissuto una vera e propria invasione romana, d’altronde i piatti semplici ma carichi di gusto di questa tradizione culinaria riescono ad accontentare anche i palati più difficili, riuscendo anche a declinarsi in notevoli varianti gourmet.
Tra i piatti più popolari della cucina romana sua maestà, la carbonara, detiene un posto d’onore. I romani, come è giusto che sia, tengono molto al rispetto della ricetta tradizionale, tuttavia chiudono un occhio quando ne vale la pena, come nel caso della variante offerta in uno dei migliori ristoranti di Milano.
La più buona carbonara di Milano: top 3
Nel 1999 a Milano se si voleva mangiare l’autentica cucina romana si poteva andare solo in un posto: da Giulio Pane e Ojo, in zona Porta Romana. Il locale oggi è ancora in attività ed’è una vera e propria istituzione in città. Qui è possibile trovare alcuni tra i piatti tipici della tradizione romana più buoni e conosciuti, come la carbonara. Tuttavia, da Giulio Pane e Ojo è possibile assaggiare piatti particolari come i lombrichelli all’etrusca.
Tra i locali di nuova generazione non poteva mancare una variante gourmet della carbonara, così buona da essere promossa anche dal romano più reticente. La chef Barbara Agost nel suo ristorante interamente incentrato sulle uova, Eggs, oltre a proporre la variante classica ha deciso di introdurre ben dieci variati originali della carbonara.
Tra le più gustose troviamo la carciofi, quella al tartufo nero e quella con ‘nduka e stracciatella. Qui si può assaggiare anche una variante vegana e quella originale del 1945, ovvero l’anno in cui venne pubblicata la ricetta su Cucina Italiana. La ricetta prevede aglio, gruviera e pancetta.
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Rocce a vista, pareti in legno e luce soffusa, a Milano è stato trapiantato uno dei locali più famosi della capitale: Felice a Testaccio, a due passi da Corrobbio, uno dei migliori ristoranti romani in città. L’atmosfera è più milanese che testaccina, tuttavia i piatti sono da leccarsi i baffi. Famoso per la sua cacio e pepe, non scherza neanche con la carbonara.
