Il bullet journal è un metodo tanto semplice quanto funzionale che permette di avere tutto sotto controllo, senza problemi.
Si tratta di un sistema di organizzazione che si adatta a qualunque tipo di esigenza, da quella lavorativa alla vita privata e ha come vantaggio quello di consentire alla persona di adattare in maniera del tutto flessibile e personalizzata il suo tempo libero. Vale soprattutto per chi è abituato a inondare la vita e il quotidiano con foglietti volanti, elenchi, post-it.
Per molti l’organizzazione quotidiana è difficile ma va fatta attenzione perché il rischio è quello di spendere tanto tempo nel fare qualcosa che non piace affatto o che comunque si potrebbe investire in maniera completamente differente per qualcosa di importante.
Bullet journal: perché funziona e combatte lo stress
Rispetto ai classici sistemi il bullet journal ha un riscontro effettivo e permette di avere traccia di ogni impegno e quindi di avere anche una linearità nella considerazione complessiva di ogni questione. Si potrebbe definirlo una sorta di diario ma più che altro si tratta di un metodo che è stato inventato da Ryder Caroll e che permette di andare a pianificare le proprie giornate e, al tempo stesso, di avere anche traccia sotto forma di riscontro di quello che è il proprio passato.
Quindi con un occhio si è proiettati al domani, con l’altro si osserva ieri. Basta un taccuino e una penna, non c’è bisogna di nulla di particolare, ovviamente ognuno potrà poi strutturare il tutto in maniera corretta in base alle proprie necessità. Chi preferisce può optare per righe o quadretti se questo in qualche modo aiuta la mente.
Ci sono sicuramente delle specifiche da considerare, ad esempio è utile avere una carta dalla grammatura spessa, magari prediligendo delle pagine numerate che aiutino eventualmente a fare delle ricerche rapide. Questo sistema è molto utile e aiuta a rilassarsi, quindi è uno schema per la concentrazione che permette di gestire anche meglio l’ansia. Fondamentale per le persone che devono avere tutto sotto controllo, che hanno bisogno di schemi e organizzazione per fare le cose, per le persone creative affinché abbiano modo di dare un senso alle cose che spesso aleggiano nella mente, per chi ha bisogno di un periodo di riflessione e quindi di esprimere i propri pensieri.
Le applicazioni, per quanto siano funzionali e straordinarie, non funzionano bene per tutti. C’è chi infatti ha bisogno di penna e carta, di fare con mano il proprio schema perché questo passaggio aiuta la mente a stabilizzarsi, cosa che registrare tutto su un’applicazione non riesce a dare.