C’e’ chi negli anni ottanta ci e’ cresciuto e ha nostalgia per quel periodo di ostentata superficialita’, dei pomeriggi passati a guardare serie tv come Dinasty , Happy Days o La Signora in Giallo, alle pettinature gonfie a tratti anche un po’ pacchiane, e chi invece li vive oggi per la prima volta attraverso un’estetica audace e chiassosa non poi cosi lontata dalle mode spinte dei millennials. Ma in entrambi i casi, Esagerazione rimane la parola d’ordine.
Giudicato come il decennio dell’edonismo reaganiano e del pensiero positivo, Gli anni ’80 sono sempre appartenuti all’immaginario collettivo della spensieratezza e del superfluo, specchio dell’affermazione di uno stile di vita più frivolo, in dura opposizione con i precedenti anni di piombo. Questo decennio si pone un obiettivo di felicità individuale che persegue l’affermazione personale attraverso un estetica estroversa e stravagante.
La subcultura giovanile dei paninari, il rock-barock dei disco-club e le giacche con le spalline imbottite, trovano oggi il loro riscatto attraverso le nuove capsule Marc Jacobs, I bomber di Moncler, e le collezioni “beach couture” delle sorelle Piacentini. E non e’ finita qua, prepariamoci ad un’estate all’insegna delle stampe piu’ estrose e dai colori brillanti. Tra i MUST HAVE della stagione maxi cincture, abiti e top monospalla e maniche a sbuffo.
Ma le maisons dei bijioux non sono da meno, i gioielli, sempre piu’ estrosi, abbandonano il loro ruolo di accompagnamento e diventano veri e propri protagonisti del look. Orecchini sempre piu’ importanti, linee geometriche, catene e oro a catalizzare la scena, ma senza dimenticare plastica e paillettes, due materiali che esplosero negli anni ’80 proprio grazie al loro largo impiego nel settore del fashion.
Ma il ritorno di queste tendenze assume oggi una consapevolezza e delle sfumature nuove. Come ogni nuova moda scaturisce da una reazione a stereotipi in cui ci si comincia a riconoscere a fatica e dalla necessita’ di creare un contrasto o un elemento nuovo in cui immedesimarsi, anche oggi, complice il clima di incertezza e a tratti di insoddisfazione, ci si ritrova a concentrarsi maggiormente su se stessi, ci si impegna a migliorare la propria condizione con slancio nuovo, ci si occupa della cura del corpo, con un’occhio di riguardo a salute e benessere.
Si abbandona quindi il modello punk ed heroinchic di Kate Moss per antonomasia caratterizzato da tinte scure o pallidissime e dai tratti androgini, e si ritorna a una bellezza esteriore che non è solo trucco e capelli, ma anche cura di sé.
Il ritorno agli anni ’80 riflette dunque anche la necessita’ di qualcosa di nuovo e rivoluzionario, di una folata di cambiamento che rinnovi il coraggio e la fiducia nel futuro, che va affrontato a testa alta in modo eccentrico e sfrontato, e perche’ no? meglio se con un caschetto alla Meg Ryan e un paio di scaldamuscoli fucsia.