Affitto e spese condominiali 2024: che succede se non si pagano e chi ne risponde

Le spese condominiali e l’affitto sono da sempre un onere a carico dei condomini indispensabile per la gestione dell’immobile, e se non pago?

Ogni anno l’amministratore di condominio si trova a dover fare il consuntivo riguardante i costi per la gestione del condominio. Tale consuntivo viene inviato a ogni condomino per una visione trasparente delle spese amministrative che possono essere discusse nell’assemblea condominiale annuale.

Spese di condominio e affitto 2024
Spese di condominio e affitto 2024 (Milano.cityrumors.it)

Ogni singolo proprietario degli appartamenti dell’immobile deve versare una quota per far fronte alle spese oltre a versare l’affitto mensile, ma se un inquilino non paga cosa succede? Esistono precise indicazioni per il saldo delle spese di condominio non saldate dai condomini. Ecco cosa prevede la legge in proposito.

Spese condominiali e affitto 2024, le conseguenze del mancato pagamento

L’amministrazione di un condominio non è cosa semplice, ci sono molte pratiche burocratiche da svolgere e pagamenti da versare entro i termini previsti. Oltre alla normale gestione dell’immobile con saldo bollette, ci sono da aggiungere eventuali servizi di pulizia scale e cura del giardino. Senza contare gli eventuali interventi di manutenzione straordinaria come riparazioni impreviste e ulteriori attività atte a ripristinare lo stato ottimale dell’edificio.

Spese di condominio e affitto: legge 2024
Spese di condominio e affitto: che succede se non pago? (Milano.Cityrumors.it)

Nel caso in cui un inquilino non paghi tali costi ripartiti per millesimi, viene segnalato come inquilino moroso e viene applicata la nuova legge n.220/2012. Quest’ultima riguarda una riforma per la tutela dei condomini e prevede l’obbligo di saldo del mancato pagamento stabilendo una scadenza. Oltre tale data, il condominio procede aprendo un’iscrizione ipotecaria del credito.

Tale richiesta di pagamento di quanto dovuto può essere inviata direttamente al proprietario dell’appartamento nel caso in cui l’inquilino non versi la quota dovuta. Una legge indispensabile per evitare che l’intero stabile e i relativi occupanti, subiscano pesanti danni economici dovendo pagare la somma mancante. Inoltre è possibile chiedere la somma pagata fino a quel momento, in caso di vendita dell’edificio. Tale cifra dovrà essere restituita al condomino prima dell’effettivo atto di vendita.

La legge suddetta, permette inoltre di procedere al pignoramento del quinto dello stipendio ma anche dell’eventuale pensione del condomino moroso. La stessa procedura può essere applicata agli inquilini che non pagano l’affitto, agendo con una risoluzione immediata del contratto dopo solo due mesi di mancato pagamento. Lo sfratto diventa esecutivo dopo i solleciti privi di riscontro e l’inquilino deve lasciare l’appartamento. Si procede poi con il recupero degli importi dovuti.

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