Le assenze dal lavoro possono diventare motivo di licenziamento in contesti specifici e per motivi che vengono definiti strategici.
Secondo la legge è lecito assentarsi, che si tratti di malattia, necessità personale, Legge 104 ma bisogna farlo comunque entro certi limiti. Questo perché è ovvio che la situazione trova un bilanciamento tra quelle che sono le esigenze personali della persona ma anche quelle del datore di lavoro.
Come lavoratore si rappresenta sempre un anello di una catena, quindi anche laddove c’è qualcun altro che può svolgere il proprio operato, al fine di collaborare serenamente e di avere un rapporto di reciproca fiducia con il proprio datore, è importante coordinarsi al meglio. Ciò non vuol dire rinunciare alle proprie esigenze, non prendere permessi, ferie o malattie ma piuttosto considerare anche quella che è la propria posizione e il danno arrecato.
Assenze dal lavoro: i casi di licenziamento
Le assenze dal lavoro quindi sono giustificate e lecite ma anche quando si tratta di prendere un periodo di ferie o dei permessi, vige sempre la necessità reciproca. Chiaramente se un datore di lavoro tende sempre a rimandare o a dire di no, c’è qualcosa che non va. Al tempo stesso però un dipendente che si assenta sempre e magari senza darne comunicazione, senza coordinarsi con gli altri e senza organizzazione, ovviamente lede non solo al rapporto di fiducia ma anche all’organizzazione. Un’assenza improvvisa può essere un danno importante, soprattutto quando si hanno certi ruoli o si svolge un compito molto preciso che difficilmente può essere fatto da altri.
Per quanto concerne la legge questa è chiara, anche laddove si tratti di malattie quindi di emergenze, bisogna fare attenzione a quelle che sono le assenze strategiche che diventano motivo di licenziamento per giusta causa. Laddove infatti una persona tenda sempre ad assentarsi prima del fine settimana, di un ponte lungo o in casi specifici quindi andando continuamente a danneggiare gli altri e il lavoro ma facendolo con un piano preciso, sta commettendo un illecito.
Senza contare poi che assenze per malattia, senza malattia, sono punibili. In quel momento è lo Stato a pagare quelle giornate, quindi di fatto si stanno prelevando soldi dalle casse che non spetterebbero, se poi effettivamente non c’è alcuna malattia. Bisogna fare molta attenzione ed essere diligenti sul lavoro. Questo non vuol dire solo seguire la legge o pretendere i propri diritti, che sono ovviamente indispensabili. Ma trovare sempre un punto di incontro, in questo modo si lavora bene, nel rispetto di diritti e doveri.