Se non ce la fai a pagare l’affitto arriva il bonus che lo paga al posto tuo

Arriva il bonus che aiuta chi non riesce a pagare l’affitto: ecco quando si può richiedere e chi può farlo.

Fra le tante spese da sostenere, la più consistente è sicuramente quella che riguarda l’affitto. Molte persone non riescono a pagarlo ma per fortuna si può beneficiare del bonus che lo paga al posto loro. Si tratta del contributo affitti 2023, una misura già nota come Bonus morosità incolpevole.

Bonus affitto: se non ce la fai, lo paga al posto tuo
Il Bonus affitto è un contributo economico per chi non riesce a pagarlo per oggettive difficoltà economiche – milanocityrumors.it

Questo bonus è presente in Italia giù da diversi anni e possono beneficiarne coloro che non riescono a pagare l’affitto per oggettive difficoltà economiche non dipendenti dalla propria volontà.

Come funziona il bonus che paga l’affitto al posto tuo

Il Bonus morosità incolpevole è un fondo dedicato proprio a chi non riesce a pagare l’affitto. Gli inquilini di aree urbane con un’elevata densità abitativa (come Roma, Milano e Bologna) possono ottenere un aiuto economico fino a 12.000 euro per pagare l’affitto.

Bonus affitto: chi può richiederlo
Chi può richiedere il Bonus affitto – milanocityrumors.it

L’accesso ai fondi dipende dalla disponibilità economica del Comune di residenza e dalle somme destinate a tale scopo. L’inquilino non è in grado di pagare l’affitto per cause oggettive:

  • riguardanti il lavoro (perdita del posto di lavoro, non rinnovo di un contratto di lavoro a termine, riduzione delle ore lavorative, cassa integrazione, interruzione dell’attività lavorativa per professionisti a causa di eventi imprevisti)
  • come eventi tragici (gravi malattie, infortuni o la morte di un membro della famiglia).

Gli interessati devono dimostrare di essere in difficoltà economica e avere tali requisiti: 

  • avere cittadinanza italiana, dell’Unione Europea o possedere un permesso di soggiorno
  • avere un reddito ISEE non superiore a 26.000 euro
  • possedere un contratto di locazione regolarmente registrato nel Comune di residenza
  • risiedere nella medesima abitazione per almeno un anno
  • assenza di proprietà immobiliari nel nucleo familiare nella medesima zona
  • aver subito un processo di sfratto per motivi al di fuori del proprio controllo

Per accedere ai fondi, bisogna presentare una domanda al Comune di residenza e verificare la disponibilità delle risorse.

L’importo del contributo varia in base alla situazione e verrà corrisposto direttamente al proprietario dell’immobile: 

  • Massimo 6.000 euro in caso di rinvio dello sfratto. Se il proprietario decide di proseguire con lo sfratto, il Comune può richiedere un rinvio. Il Fondo copre, in questo caso, la proroga e alcune mensilità arretrate.
  • Fino a 8.000 euro per coprire morosità preesistenti e rinuncia allo sfratto. Il proprietario dell’immobile può decidere di ritirare la richiesta di sfratto se la morosità viene coperta dal Fondo.
  • Fino a 12.000 euro per la stipula di un nuovo contratto di locazione. Il Fondo, in queste circostanze, sosterrà le spese del primo trimestre dell’affitto del nuovo immobile.

Il Fondo prevede alcune categorie che hanno diritto a una priorità di accesso:

  • Famiglie con minori o persone oltre i 75 anni
  • Individui con disabilità attestata almeno al 74%
  • Persone assistite da servizi sociali o ASL.

Il bonus affitto è un contributo economico molto utile perché aiuta le persone che si trovano in difficoltà, a pagare l’affitto, quando sono impossibilitate a farlo.

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