La legge di Bilancio riaprirà il capitolo della rottamazione e il governo ha delle idee molto chiare su come muoversi per aiutare gli italiani
La rottamazione è una delle mosse che il governo ha deciso in passato per aiutare i cittadini. La legge di Bilancio ha riaperto il capitolo della pace fiscale e altre misure fondamentali che hanno come principale obiettivo quello dare una mano agli italiani in un momento non assolutamente facile.

La misura, che si tratta della quinta definizione, consentirà di regolarizzare le riscossione che fanno dal 2000 al 2023, introducendo dei piani di pagamento più lunghi e condizioni meno onerose rispetto al passato. A questa potranno aderire tutti coloro che hanno presentato in maniera regolare la propria dichiarazioni dei redditi oltre che non hanno versato le imposte dovute. Mentre resteranno esclusi coloro che fino ad oggi non hanno mai denunciato quanto guadagnato oppure sono in corso di accertamento. “Non è un condono per chi ha fatto il furbo“, ha precisato Giorgetti.
Come funziona la rottamazione
Ma come funziona la nuova rottamazione? Per prima cosa, chi deciderà di aderire potrà estinguere i debiti pagando davvero poco e dovranno presentare la domanda entro breve indicando il numero di rate desiderato. La prima è in scadenza il prossimo 31 luglio 2026, l’ultima il 31 maggio 2035. Chi sceglie la rateazione pagherà un tasso di interesse del 4%.
Nella bozza, come precisato da Il Giornale, l’ammontare complessivo delle somme dovute non può essere inferiore a 100 euro. Si tratta di un passaggio fondamentale per aiutare i cittadini e, comunque, dare una mano importante in un periodo economico non sicuramente facile. Naturalmente ad oggi siamo in una fase di ragionamenti e vedremo quali saranno le scelte definitive una volta che la manovra arriva in Parlamento.

L’obiettivo del governo è quello di riuscire a consentire alle persone di rottamare eventuali tasse non pagate, ma solamente nel caso di una dichiarazione dei redditi corretta. Se questa non dovesse avvenire, la maggioranza non ha alcuna intenzione di aiutare questi italiani e, di conseguenza, bisognerà rispettare le regole se si vuole consentire a tutti di mettersi in regola e non continuare ad avere problemi.