Un aggressione in pieno centro ha colpito turisti e gli abitanti di Lecco. Ma piuttosto che provare ad aiutare la vittima, in molti hanno fatto altro
Calci, pugni, colpi proibiti mentre era a terra e il coinvolgimento anche di un cane: un pitbull che è stato lanciato sulla vittima. La scena che si è concretizzata nel centro di Lecco sembrava quasi un’operazione militare. Tutto si è svolto in pochi secondi e davanti agli occhi increduli di numerose persone. L’aggressione si è infatti concretizzata in pieno giorno e in maniera improvvisa. Le cause sono ancora al vaglio degli inquirenti.

Ma la cosa che ha colpito maggiormente, è stata la reazione delle persone che si trovavano nei pressi del luogo dell’aggressione. In molti si sono immediatamente resi conto di ciò che stava accadendo: hanno visto tre uomini riversarsi su un’altra persona; si sono resi conto che, da solo, non riusciva a reagire agli attacchi e difendersi dai colpi che gli venivano inferti. L’uomo è stato preso a pugno, a calci, è stato strattonato a terra e colpito con violenza anche quando era ormai sdraiato e incapace di difendersi.
Tre contro uno, più l’aggressione di un pitbull: la reazione dei testimoni è clamorosa
Ad un certo punto uno degli aggressori ha sguinzagliato anche un cane: un pittbull, che si è avventato contro l’uomo ed ha iniziato a morderlo: prima sul braccio, poi alla pancia. La vittima, ormai senza forze, non ha neanche reagito. Tutto, come sottolineato in precedenza, si è svolto in pieno giorno e in una piazza affollatissima. Gli abitanti di Lecco ed i turisti, hanno assistito alla scena: ma la loro reazione è stata incredibile.

Mentre un responsabile delle forze dell’ordine ed altre due persone hanno cercato di intervenire, provando a fermare l’aggressione e a difendere l’uomo (in evidente difficoltà e sopraffatto dai tre rivali), la stragrande maggioranza delle persone presenti si è avvicinata, ma piuttosto che recitare un ruolo attivo e provare a dare una mano, hanno deciso di limitarsi a riprendere la scena con i propri telefoni cellulari. Ancora una volta, la possibilità di guadagnare qualche visualizzazione o qualche like sui propri profili social è stata più potente della voglia di provare a dare una mano ed aiutare una persona in difficoltà.
Un chiaro esempio di come siano cambiate le priorità ai giorni nostri. Quando sui social qualche utente ha provato a chiedere spiegazioni sull’accaduto, rimproverando i video amatori di aver pensato solo a riprendere la scena e non ad intervenire per provare a dare una mano, la giustificazione è stata la seguente: “Lo abbiamo fatto per far si che ci fossero testimoni. Ora tutti sanno quello che è accaduto e chi sono stati i responsabili”. Una spiegazione che non ha convinto gli utenti. Ma cosa ha scatenato la rissa? Gli inquirenti indagano, ma dalle testimonianza sembra che i responsabili (e la vittima) si conoscessero. Non si esclude che i quattro fossero sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti.