Il sistema della riscossione in Italia cambia, una nuova formula agevolata che trasforma per sempre il pagamento delle cartelle esattoriali.
La riforma studiata negli ultimi mesi ha portato infatti alla Legge Delega con novità che riguardano tutti i contribuenti e soprattutto vanno a rivoluzionare un sistema ormai collaudato da tempo.
Negli ultimi anni gli interventi maggiori su cui si è dibattuto molto sono stati quelli di sanatoria, quindi a saldo delle cartelle, oppure i condoni e le rottamazioni. Questa invece è una riforma. Quindi non un provvedimento extra, ma il cambiamento del sistema di base uguale per tutti i cittadini.
Riforma riscossione: come saranno pagate le cartelle esattoriali
Per quanto riguarda le cartelle esattoriali vi sono due grandi cambiamenti. Da un lato la possibilità di rateizzare l’importo in 10 anni a prescindere da sanatoria o altre cartelle a debito, quindi 120 rate con cui poter saldare la propria posizione. Dall’altro lo stralcio delle cartelle che diventa automatico per quelle a cinque anni.
Questi sono i cambiamenti più importanti nella nuova riforma per i cittadini. Per quanto riguarda la dilazione sicuramente è un’agevolazione importante. La possibilità, in realtà, esiste già attualmente, ma per richiederla bisogna trovarsi in seria difficoltà economica altrimenti bisogna versare l’importo al massimo in poche rate. Occorre un ISEEE basso e comunque si va ad un massimo di 72 rate che corrispondono a 6 anni, scelta che viene accettata solo per coloro che sono veramente in condizioni complesse. Per tutti gli altri invece l’agevolazione è molto ridotta. L’approccio che cambia è proprio questo, consentire a tutti, anche a coloro che non versano in situazioni drammatiche, di corrispondere il pagamento a rate.
Per quanto riguarda invece l’annullamento delle cartelle, questo ad oggi viene praticato solo una tantum in occasione specifiche, adesso diventa automatico e avverrà dopo 5 anni. Nello specifico il Fisco affida all’ADER la pratica, se entro i cinque anni non viene corrisposto niente, questa torna allo stesso Ente che l’ha erogata, che dovrà poi disporne diversamente. Non si tratta quindi di una vera cancellazione automatica ma di fatto è il punto in cui si arriva.
Questo nuovo sistema di riscossione dovrebbe portare, come previsto dal governo, ad un cambiamento in termini di pagamento quindi accogliere le esigenze dei cittadini e rientrare dell’enorme buco finanziario che al momento c’è per le cifre non corrisposte. Potrebbe in ogni caso rivelarsi una riforma fallimentare con uno slittamento a cinque anni per quasi tutti i cittadini consapevoli della possibilità.