Milano, arriva Polpetta. Il primo ristorante che mette al centro del menù un unico piatto: le polpette. Le caratteristiche del nuovo marchio.
Milano, alla ricerca della felicità nel piatto. Le recenti statistiche confermano che, a tavola, c’è voglia di semplicità, fantasia e immediatezza. L’utente medio mangia con gli occhi prima che con le papille gustative: attrarre è la caratteristica principale. Subito dopo deve esserci anche il gusto.
La nuova frontiera della culinaria riparte da questo binomio: la ricetta del successo è la contaminazione. Gusti diversi e altrettante possibilità, per un palato fine ma mai domo. Per questo mangiare, oggi, si definisce un’esperienza. Nel piatto non ci sono soltanto i sapori, ma anche i ricordi e le suggestioni che determinati odori e ingredienti evocano. Motivo in più per strizzare l’occhio alla tradizione senza seguirla alla lettera.
Polpetta, il brand vince sul gusto: a Milano il primo ristorante a tema
Se c’è un cibo, dunque, in grado di accontentare tutti sono le polpette. Di carne, ma non solo. Piccole, gustose e sempre diverse. Al sugo, in bianco e vegetariane. Ce n’è per tutti i gusti, basta andare in via Tortona 21 e troverete Polpetta. Il primo ristorante monotematico che, però, garantisce varietà di gusto.
La polpetta viene fatta in tutte le salse e soprattutto servita in tutte le maniere. In modo tale che la ricetta diventi un vero trend social: il tam tam mediatico è già cominciato. Basti pensare che in tanti hanno provato – a Milano, ma anche altrove – a cercare di intraprendere un percorso simile. Nessuno, però, è mai riuscito ad imporsi davvero.
Polpetta può farlo perchè gli Chef Giovanni Nerini, Andrea Laurenza, Alessio Di Cosimo e Salvatore Iannicelli, soci del progetto sono pronti a sbizzarrissi con creazioni inedite sul modello che già è presente a Roma, all’altezza del Gazometro, in grado di portare soddisfazione e clienti. A Milano cosa si mangerà? Si passa dalla polpetta “familiare” a quella più elaborata.
Tradizione e avanguardia: la polpetta nella storia
Un bel modo di mescolare tradizione e avanguardia con le influenze di piatti libanesi, israeliani e turchi. Un caleidoscopio tra sapori e tradizioni per cercare di accontentare tutti, persino i più integralisti. Guardando i menù è possibile scorgere polpette macinate, vegetariane, i mondeghili, le polpette gluten free, per non parlare di quelle all’Amatriciana e cacio e pepe.
Anche qualche piatto di pasta farcito con polpette, come vuole la tradizione italo-americana. Insomma Milano guarda al futuro senza dimenticare l’italianità. Il mondo è bello perchè è vario (e tondo) come una polpetta.