Oltre alla pensione di vecchiaia è possibile aderire alla PIP per ottenere un duplice importo e quindi beneficiare di una situazione migliore.
Oggi più che mai, viste le condizioni pensionistiche e anche le prospettive future, vale la pena orientarsi verso delle soluzioni adeguate che possano fare strada in termini di vantaggio economico su ciò che riguarda proprio l’importo del pensionamento.
Se infatti la situazione odierna non è semplice, nei prossimi anni sarà sicuramente più complessa e quindi è bene chiarire ogni possibile punto di intervento che talvolta non è noto alla cittadinanza che quindi non sa come procedere per ovviare al problema, sia in termini di età che di importi.
Pensione aggiuntiva con la PIP
Oggi ci sono tante possibilità, con incentivi, bonus, maggiorazioni il problema è che non tutti hanno una consapevolezza generale su questi aspetti ed è fondamentale invece comprendere come agire proprio per anticipare il problema e quindi la soluzione.
Il Pip ad oggi si rivela essere, come nel resto d’Europa, la migliore idea per coloro che dovranno andare in pensione al fine di ottenere un doppio reddito e quindi di poter custodire una buona qualità della vita anche a fronte di eventuali slittamenti in termini di età o problematiche legate ad un basso reddito.
Se da un lato si guarda al prepensionamento e a tutte le opzioni connesse, dall’altra bisogna prendere atto di come integrare la propria pensione di vecchiaia quindi quella che ad oggi viene erogata al compimento dei 67 anni di età. I piani individuali non solo sono integrazioni ma sono anche personalizzabili quindi di fatto permettono di attingere a una base e poi a delle varianti che ognuno può scegliere in base alle proprie necessità.
Ci sono diverse tipologie di PIP: quelli nuovi che sono sostanzialmente iscritti al Covip, quelli vecchi ovvero relativi fino al 2006. Vi sono poi altre differenze tra quelli aperti oppure quelli connessi a polizze vita, ovvero mediante assicurazioni. I piani pensionistici integrativi sono differenti, ma sono comunque complementari quindi si aggiungono all’importo base ed è questo il risvolto fondamentale per chi va a sottoscriverli. Avere la possibilità di attingere ad un beneficio aggiuntivo che possa negli anni dare un contributo ulteriore per vivere più serenamente. Non bisogna spendere un capitale mensile, ce ne sono anche di molto economici e andrebbero fatti a qualunque età, sia vincolati che svincolati dall’età pensionabile, come piani di accumulo per il futuro.