Arriva la novità che spiazza tutti: il Ministro, poche ore fa, ha annunciato che coloro che accetteranno di svolgere un certo mestiere potranno accedere alla pensione a soli 50 anni.
La pensione a 50 anni sembra ormai un lontanissimo ricordo, pure parecchio sbiadito, di un’epoca che non esiste più. I nostri nonni riuscivano a uscire dal lavoro a quell’età. Noi, ormai, ci siamo rassegnati a restare inchiodati in ufficio minimo fino ai 67 anni se non di più.
Infatti, a partire dal 2027, si prevedono ritocchi verso l’alto del requisito anagrafico come stabilito dalla legge Fornero. Il Governo di Giorgia Meloni ha parlato più volte della volontà di bloccare l’aumento dell’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia ma questa mossa potrebbe rappresentare una ferita mortale per le casse dell’Inps. Pertanto, con buona pace di tutti, è altamente probabile che l’età di uscita dal lavoro aumenti ancora negli anni che ci attendono.
Nelle ultime ore, tuttavia, è apparsa una luce in fondo al tunnel: non uno spiraglio timidi ma un vero e proprio raggio che quasi ci ha abbagliato. Uno dei ministri ha parlato della possibilità di un ritorno alla pensione a soli 50 anni. Attenzione però: il beneficio sarà rivolto solo a chi accetterà di svolgere un certo mestiere.
Stando alle analisi degli esperti, nei prossimi anni non basteranno nemmeno più 67 anni per lasciare il lavoro e ottenere il tanto atteso assegno Inps: già si parla di pensione a 70 anni o anche oltre. Eppure forse qualcuno potrà ritirarsi già a 50 anni. Di seguito vediamo chi saranno i fortunati.
Nelle scorse ore il Ministro Crosetto – che presiede al dicastero della Difesa – è tornato a parlare del ripristino della leva militare. Sono settimane che si gira intorno al discorso, questione che sta dividendo il Paese tra favorevoli e contrari. Per il momento, in ogni caso, non c’è ancora nulla di certo. Il capo della Difesa ha puntualizzato che l’obiettivo è creare un percorso di leva mirato per la creazione di una formazione militare moderna.
Resterebbe comunque un percorso su base volontaria. Tuttavia, chi sceglierà di intraprendere questo percorso di leva militare mirato potrebbe ottenere in cambio un enorme vantaggio: la pensione anticipata. E non di uno o due anni ma di quadi due decenni. Il Ministro Crosetto, infatti, ha messo sula tavolo l’ipotesi della pensione a 50 anni per i militari impiegati nelle missioni. Ricompensa più che giustificata dai rischi che si corrono.
Ma non solo: Crosetto ha specificato che mandare in pensione così presto coloro che hanno operato a lungo in missioni sarebbe anche un modo per incentivare il ricambio generazionale all’interno dei comparti militari. Chi per anni ha svolto missioni, non sarebbe ricollocabile facilmente in un ufficio o in un altro servizio: da qui la necessità di una pensione tanto in anticipo. Attualmente, comunque, si tratta solo di una proposta: la discussione vera e propria riprenderà in Parlamento non prima di gennaio.