Novità sugli affitti: mazzata su proprietari ed inquilini | Le cifre extra che dovremo sborsare

Novità importanti riguarderanno gli affitti per gli italiani, sia per coloro che sono proprietari che per gli inquilini.

Una questione complessa che porta una ulteriore stangata per tutti in termini economici con cifre extra a cui dover far fronte.

mazzata su proprietari ed inquilini
Nuova stangata per gli italiani (milano.cityrumors.it)

La manovra di bilancio del Governo ha portato ad un cambiamento importante sulla questione degli affitti che riguarda, in modo particolare, le locazioni a breve termine. Molti pensano che la questione sia quindi relativa solo ai turisti ma in realtà non è così, si applicherà a tutte le tipologie di affitto breve.

Novità affitti: quando scattano gli aumenti

In sostanza l’aumento è del 26% sul canone, un aumento non da poco conto che da un lato mira a stabilizzare il fenomeno degli affitti turistici e quindi anche i problemi legati alla questione e all’impossibilità per molti residenti di trovare immobili disponibili a prezzi ragionevoli ma, dall’altra, rischia di colpire anche altri.

affitto casa
Novità per gli affitti, cosa cambia (milano.cityrumors.it)

Secondo le stime le zone turistiche hanno un giro economico incredibile legato proprio all’affitto, si stima mezzo milione di annunci per ogni centro urbano. Con la manovra, che si applicherà da gennaio, la questione potrebbe cambiare. L’aumento della cedolare secca non è da poco e le regole, anche in base alla Corte di Giustizia Europea stanno subendo modifiche per coloro che devono che devono riscuotere le imposte.

Fino ad oggi la situazione era abbastanza semplice perché le regole erano poche, i paletti limitati e questo ha portato a grandi problemi nei centri urbani. Quindi era sicuramente doveroso intervenire. Ora le regole non riguarderanno solo tasse e guadagni ma anche i servizi. Ad esempio le persone dovranno farsi carico, laddove affittano una struttura, di prevedere servizi particolari come lenzuola, asciugamani, pulizia, se previsti da contratto.

Non sono invece inclusi elementi come colazione, auto a noleggio, interpreti che invece non hanno alcuna attinenza con l’affitto di un immobile. Questi servizi accessori non si possono richiedere o pretendere da un contratto di locazione quindi ad esempio da chi fa bed and breakfast in modo saltuario, diversa è la condizione di chi invece lo fa per professione e quindi ha un’attività vera e propria.

La tassazione degli affitti brevi si calcolare o con la tassazione ordinaria o con la cedolare secca che va a sostituire l’Irpef e le tasse regionali e comunali. A partire dal 2024 questa non è più al 21 ma al 26%. Questa sostituisce anche l’imposta di registro e di bollo che solitamente si applica al contratto di locazione. Fino ad oggi la cedolare era la scelta di tutti perché più conveniente rispetto alla tassazione minima che comunque era al 23%, ora invece la situazione cambia, quindi potrebbe essere utile rivalutare la condizione con il proprio commercialista.

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