Il momento di produrre l’ISEE annuale è arrivato ma quest’anno ci sono importanti cambiamenti a cui fare attenzione.
Si tratta di parametri importanti che possono determinare non solo l’accesso a bonus e agevolazioni ma andare a cambiare totalmente l’esito degli importi. L’ISEE infatti fotografata la condizione economica dei due anni precedenti, con tutto ciò che questo comporta quindi beni mobili, immobili, agevolazioni.
Per avere una variazione utile ai fini del calcolo è fondamentale prestare attenzione a ciò che si inserisce e a dove va posizionato perché un minimo errore rischia di sballare tutto. Per chi invece avesse una variazione importante nell’anno in corso sarà utile procedere al modello ordinario e poi successivamente a quello corrente che fotografa invece la condizione economica di quel momento.
Tra le voci principali che servono proprio per fare reddito e quindi per determinare l’importo finale del modello ISEE è presente anche il saldo del conto corrente. In questo caso vi è il saldo e la giacenza media che sono dati che vengono rilasciati direttamente dalla banca e che bisogna inserire per ogni tipo di carta o conto che si ha. Valgono anche le carte prepagate e quelle postali.
Se rispetto all’anno precedente c’è stata una variazione economica, quindi se di fatto vi è una modifica notevole nel reddito economico posseduto o anche nelle movimentazioni, si può registrare un aumento dell’ISEE. Quindi di conseguenza più questo si alza, maggiore è il reddito e maggiore sarà anche l’intervento che si andrà ad ottenere direttamente sul piano economico con meno bonus e agevolazioni. Bisogna considerare non solo il modello ISEE finale ma anche l’Ise che è un altro calcolo ancora che viene fatto per poi convogliare il tutto alla fine.
La situazione economica viene fotografata dall’Ise mentre la scala di equivalenza è data dal Se. Il primo parametro si concentra sui due anni precedenti e sui patrimoni delle proprietà che riguardano il nucleo. Nella DSU si inseriscono quelli dei due anni precedenti quindi nel caso del 2024, andranno inseriti quelli del 2022. I redditi però rispetto al patrimonio hanno un peso maggiore, infatti si va a sommare i redditi al 20% dei patrimoni. Quindi si va a sommare il patrimonio immobiliare al reddito patrimoniale che viene decurtato di 15.493,71 euro. Questi fondi infatti non hanno incidenza ai fini del calcolo e quindi non se ne tiene conto per andare ad aumentare l’ISEE. Se questa franchigia viene superata, allora si determina l’aumento.