Incredibile novità per gli studenti a Milano: diminuiscono le spese universitarie

Gli studenti fuori sede a Milano potranno contare su affitti alla portata di tutti. Scopriamo l’incredibile novità inclusa nel Piano del Comune.

I costi legati all’Università aumentano a causa dell’affitto di una stanza quando si è uno studente fuori sede.

A Milano calano le spese universitarie
Spese universitarie – Milanocityrumors.it

Voler frequentare l’Università a Milano significa ricevere una formazione di qualità e aumentare le possibilità di trovare lavoro subito dopo la Laurea. Le famiglie intenzionate a far studiare fuori sede il figlio sanno di dover accettare numerosi sacrifici economici. I costi sono onerosi soprattutto con riferimento all’affitto di una stanza. I prezzi dei posti letto del capoluogo lombardo sono stellari. Una media di 620 euro per una stanza singola e circa 310 euro per un letto in una camera doppia.

Il Comune di Milano sta cercando una soluzione per evitare che le Università perdano studenti a causa degli affitti onerosi. Il piano è di mettere a bando le case popolari sfitte dopo averle riqualificate per permettere agli studenti di abitarvi pagando cifre mensili ragionevoli e legate al reddito. Il progetto di questo studentato diffuso è interessante, vediamo come funzionerà.

Cos’è lo studentato diffuso e come aiuterà gli universitari di Milano

Il piano del Comune prevede l’assegnazione di 300 case a 600 studenti con affitto compreso tra 250 e 350 euro a seconda dell’ISEE. Si tratta di una cifra decisamente inferiore rispetto a quella che oggi gli universitari devono uscire per studiare a Milano o in altre grandi città italiane.

Cos'è lo studentato diffuso
Cos’è lo studentato diffuso – Milano.cityrumors.it

I privati si apprestano a costruire o rimodernare alloggi per studenti ma i costi proposti saranno – e sono – alti. Parliamo di 700/800 euro al mese per una singola con riduzione della somma solo per merito o reddito familiare. Con le convenzioni pubbliche – come quella prevista per gli studentati da Coima a Porta Romana dopo le Olimpiadi invernali del 2026 – la cifra potrà scendere a 600 euro restando, dunque, onerosa.

Gli studentati, dunque, devono aumentare in Italia ma senza richiedere affitti troppo elevati. Palazzo Marino ha pensato di dare una spinta decisiva verso l’obiettivo sistemando le case popolari sfitte a Milano. Serviranno fondi, naturalmente, per procedere con le ristrutturazioni con una media di 30 mila euro ad appartamento. Ecco perché il Comune ha iniziato a dialogare con il Ministero dell’Istruzione. Dialogo che si spera possa concludersi a breve riuscendo, così, a soddisfare la domanda di affitti per studenti meno cari rispetto a quelli attuali.

Attualmente i fondi pubblici sono stati sbloccati da un emendamento. Si tratta di 660 milioni di euro di cui un terzo destinato a Milano al fine di acquisire disponibilità di posti letto per gli universitari.

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