Esselunga, il supermercato milanese conquista il cuore e le tasche dei consumatori italiani a suon di qualità e convenienza
Risparmio a parte, la classifica dei supermercati preferiti dai consumatori italiani redatta da Altroconsumo, è determinata da una serie di fattori come la qualità dei prodotti, la vasta scelta, la rapidità e l’efficienza delle casse. Circa 9.500 soci sono stati intervistati per condurre un’accurata indagine e stilare una classifica dei marchi di supermercati, ipermercati, discount e imprese locali più amati dagli italiani per la spesa alimentare. Ad aggiudicarsi il terzo e secondo posto del podio sono Ipercoop/Coop&Coop e NaturaSì, catena molto nota per la sua attenzione al cibo sano, biologico e alla sostenibilità ambientale.
In cima alla classifica dei più apprezzati troviamo il marchio milanese dell’Esselunga; nella categoria delle aziende locali, invece, spicca Dem, catena composta da diversi punti vendita situati tra Roma e Frosinone, seguita da Tosano, gruppo in forte crescita grazie soprattutto ai prezzi particolarmente accessibili formato da 19 supermercati dislocati tra le province di Verona, Vicenza, Brescia, Venezia, Mantova, Treviso, Ferrara, Padova e Udine. Tra i discount primeggiano Eurospin e Aldi, particolarmente apprezzati per la convenienza.
Andando ad approfondire, alle voci “trasperenza dei prezzi” e “qualità dei prodotti” a marchio del supermercato, “qualità della carne”, “tempi di attesa alla cassa” e “Qualità dei prodotti acquistati” NaturaSì si colloca abbondantemente al primo posto. Tosano conquista il primato per “assortimento”, “convenienza dei prezzi” e “viaggiatore goloso per qualità” per quanto riguarda i prodotti a marchio del supermercato e, infine, per “qualità del pesce”. I supermercati online sono il fanalino di coda del settore, infatti, secondo recenti studi otto intervistati su dieci non ricorrono a questo servizio.
Il successo di Esselunga
La storia di Esselunga parte da lontano, siamo a Milano nel 1957 e Nelson Rockfeller, consigliere per gli affari esteri del presidente americano Dwight Eisenhower, incontra gli imprenditori Guido e Bernardo Caprotti (impegnati nell’industria tessile) con cui sugella un’intesa che si rivelerà la formula del loro successo. Si è appena verificato il boom economico e, dopo aver sofferto la fame e la miseria a causa della guerra, gli italiani cominciano a contrarre debiti per acquistare il loro primo frigorifero. I tre raggiungono un accordo sul fatto che l’Italia sia pronta ad accogliere il modello di distribuzione americano, l’ideale per riempire un’infinità di frigoriferi nuovi di zecca.
Nello stesso anno, l’ingresso del nuovo grande magazzino di viale Regina Giovanna viene decorato con la scritta “Supermarket” ed è così grande da attirare l’attenzione di chiunque. Il designer svizzero Max Huber, conosciuto a quei tempi per aver migliorato il marchio de La Rinascente, inventa la esse allungata come elemento visivo caratteristico del marchio. Bernardo Caprotti lascia l’industria tessile per dedicarsi a tempo pieno a Esselunga, registrando in poco tempo incassi da capogiro e sancendo il successo dell’intuizione avuta.