Un problema comune per chi vive in condominio è di ritrovarsi con un bilancio non approvato, con le conseguenze che questo comporta.
L’assemblea si riunisce con un appuntamento annuale, in questa occasione si fa un rendiconto delle spese quindi si va a stabilire il bilancio. Un momento di fondamentale importanza dal punto di vista economico ma anche un adempimento burocratico molto importante.
Laddove infatti un documento non venga effettuato e la regola non seguita con cadenza apposita, si rischia addirittura di dover licenziare immediatamente l’amministratore, con una revoca diretta.
Condominio: cosa accade se non si approva il bilancio
Le questioni più comuni che si possono verificare sono di fatto due: da un lato la presentazione di un bilancio che non viene approvato, dall’altra invece che l’assemblea non lo approvi, ponendo quindi una situazione ancor più complessa perché si rischia una paralisi. Il problema in questo caso è che non si ha chiarezza sui debiti e sugli oneri da pagare. Il rendiconto viene redatto sempre dall’amministratore e poi viene approvato dall’assemblea. Secondo la legge, questa ha 180 giorni di tempo per poterlo fare.
Se invece è l’amministratore a non formulare proprio un bilancio, di fatto sta commettendo un grave errore che è difforme rispetto al suo dovere, quindi si procede alla revoca. La mancata approvazione invece può dipendere da tante cose come un bilancio errato o problematiche relative al preventivo. Secondo la giurisprudenza quando vengono approvate le spese in questo documento si capisce anche come andare a ripartirle tra i condomini e poi a riscuoterle, quindi non approvare il bilancio potrebbe diventare anche una strategia per far slittare tutto questo successivamente. Non approvare il rendimento blocca il recupero crediti. In questo caso però bisogna sempre ricordare che l’amministratore può in ogni caso procedere al recupero di quanto dovuto per i condomini morosi. Ciò vale anche quando si tratta di recuperare le spese che sono state anticipate.
Quello che avviene è che, laddove il bilancio non venga approvato, si proceda ad una nuova assemblea presentando le modifiche richieste e le eventuali correzioni. Occorre la delibera per procedere ma è comunque sempre possibile fare riferimento al giudice per richiedere interventi mirati laddove sorgano delle problematiche specifiche.
Il giudice ha quindi in quel caso il compito di verificare se tutto è corretto, se c’è una motivazione diversa dietro la negata approvazione e quindi anche validare le condizioni per procedere alla riscossione di quanto dovuto da parte dei condomini.