Novità per le aliquote Imu a Milano, con variazioni anche importanti che spingono i cittadini a dover effettuare un ricalcolo.
La tassa sugli immobili sta cambiando e lo fa nella forma ma anche nelle cifre, per questo è importante capire come muoversi per non pagare un importo errato e quindi avere successivamente problemi.
Per gli immobili di proprietà l’IMU rappresenta una scadenza municipale tra le più onerose, gli importi cambiano sempre perché stabiliti su delle aliquote che possono variare sia per la Regione che per il Comune.
Aliquote IMU a Milano: come calcolare la nuova spesa
L’Imu è un’imposta che va corrisposta dai cittadini per il possesso di un immobile secondario a quello in cui si ha la residenza, quindi viene anche chiamata tassa della seconda casa perché viene disposta su quelle abitazioni che non risultano principali. Per questo motivo le prime case sono sempre esenti dal pagamento della stessa. La tassa è variabile e dipende dal comune e dal valore del bene quindi non è fissa e uguale per tutti e viene cambiata ogni anno, aumentando o diminuendo, considerando una serie di aspetti.
Per il 2024 per la città di Milano bisogna quindi procedere ad un nuovo calcolo prima di comprendere quanto versare in termini di imposta municipale sugli immobili. La novità a molti non sarà certo gradita, soprattutto laddove si paleserà un aumento della tassazione.
I comuni che vogliono cambiare tassazione devono farlo e quindi comunicarlo ufficialmente entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Chiaramente non è detto che scelgano di farlo anche se, spesso, per procedere all’ottimizzazione delle cifre procedono in questo senso. Per quanto riguarda l’Imu della città di Milano entro il 14 ottobre del 2024 la comunicazione verrà data anche al Ministero dell’Economia e delle Finanze, quindi dovranno successivamente essere pubblicate entro il 28 ottobre 2024.
Va anche ricordato che il costo dell’IMU a Milano è tra i più alti in Italia, nel 2023 è stato in media di 2040 euro. Quindi, considerando l’aumento dell’anno in corso, la situazione non si prospetta certo migliore. La cifra va corrisposta poi con F24 direttamente con acconto entro il 16 giugno e a saldo il 16 dicembre. Per capire quanto versare bisogna avere la base imponibile e poi il coefficiente dato dalla categoria catastale dell’immobile.
La tassazione per la seconda casa sarà del 7.6% mentre per la TASI sarà dello 0.8%. Online è possibile trovare dei calcolatori automatici che sono utili per ricavare direttamente la cifra da dover pagare. In alternativa si può anche procedere al calcolo manuale oppure ottenere direttamente dal sito comunale, se previsto, la stampa del bollettino F24 da pagare.