Aumento sostanziale per l’Assegno Unico che porta una implementazione fondamentale per le famiglie italiane.
I genitori saranno lieti di poter avere un ulteriore beneficio a sostegno del reddito che unitamente a quanto previsto dall’Assegno Unico consentirà di gestire molto meglio l’economia familiare e sostenere le spese per i bambini, soprattutto per quei nuclei dove è presente oltre un figlio a carico.
Le variazioni sono state presentate con la nuova Manovra e spiccano interventi su più fronti per offrire supporto maggiore e garantire a coloro che intendano allargare la famiglia un migliore beneficio che sia oggettivamente tanto utile da poter essere un sostegno pieno nel bilancio familiare.
Nuovo assegno da 2100 euro per le famiglie
Questo è previsto non per tutti ma solo per alcuni nuclei familiari, in particolare per coloro che hanno un ISEE entro determinate soglie e che quindi necessitano di un contributo ulteriore per il sostegno al reddito. I benefici pensati dal governo però sono molteplici e riguardano vari aspetti, dal bonus asilo nido all’assegno unico.
La Manovra sembra avere come argomento portante, anche per i bonus, le famiglie e in modo particolare la questione legata ai figli. Quindi il testo è incentrato proprio sulle possibilità di determinare aiuti validi a sostegno di coloro che hanno minori e che devono quindi necessariamente supportare il reddito familiare.
Uno dei punti più interessanti riguarda l’implementazione dell’Assegno Unico che viene affiancato infatti da una maggiorazione relativa all’asilo nido quindi una misura di sostegno che permetterà di ricevere fino a 2100 euro per pagare la retta. Questo beneficio è fissato per coloro che hanno un ISEE entro i 40 mila euro, per i nati dal 1° gennaio 2024.
Giorgia Meloni aveva infatti anticipato che l’obiettivo fosse quello di rendere “gratis” il nido per il secondo figlio. Con questo supporto economico infatti, nella maggior parte dei casi, si potrà coprire totalmente la retta o quasi. Una misura che incrementa quanto previsto e che vale solo per il secondogenito, laddove nel nucleo sia presente già un bambino piccolo con meno di 10 anni. Quindi chi rientra in questa categoria potrà avere 2100 euro.
Il tutto unitamente agli sgravi contributivi per le mamme fino a 3 mila euro senza tetto di reddito, il sostegno finanziario che arriva da altri aiuti a valore familiare come il Bonus da 80 euro legato al carburante ma in realtà emesso a tutti a basso reddito. Una molteplicità di condizioni economiche agevolate che si inseriscono in un pacchetto di aiuti molto variegato, in cui ognuno può determinare cosa occorre e come attingervi in base ad ISEE e posizione.