L’assegno di inclusione, che sostituisce il reddito, per il 2024 potrà essere fruito dai cittadini con ISEE 2023, entro certi limiti.
Una decisione comunicata, insieme ad altri interventi di questo tipo, ai cittadini proprio dall’INPS in questi giorni. Un modo per agevolare la fruizione dei bonus senza creare problemi e soprattutto per dare il tempo a tutti di produrre il modello ISEE.
Per la prima volta quindi non sarà necessario correre al CAF o collegarsi al sito dell’INPS il primo gennaio per poter produrre il modello ISEE ma si potrà fare con calma, avendo accesso accurato a tutta la documentazione.
Assegno inclusione 2024 senza aggiornare l’ISEE
Questa notizia è molto importante perché di fatto rende più facile un iter che, se per molti è qualcosa di semplice da fare, per molti altri non lo è. Quest’anno cambiano tante cose per il modello ISEE, non solo i valori legati al nucleo familiare ma anche dettagli specifici come prodotti finanziari che non saranno più conteggiati come i titoli di Stato.
Questo vuol dire che c’è un po’ una rivoluzione. Il modello diventa a pagamento al CAF per alcune persone, per altri sarà possibile farlo gratis. Ovviamente è sempre consentito procedere in autonomia online ma bisogna fare attenzione agli errori. Per chi non ha molte cose da dichiarare la scelta migliore è sicuramente il modello ISEE precompilato dove sono già inseriti tutti i dati, quindi è molto facile e intuitivo.
La vera notizia bomba però ufficiliazzata proprio dall’Inps è la possibilità, per tutti, di fare il modello ISEE con calma. Per molteplici bonus si terrà conto di quello precedente per i primi mesi di erogazione del beneficio. Quindi il mese di gennaio che solitamente veniva prima dato come elemento flessibile per procedere e concludere l’iter, viene oggi esteso fino a febbraio. In questo modo ci saranno due mesi di tempo per poter fare tutto il necessario.
Una buona notizia anche per i percettori di Reddito di cittadinanza. Infatti, sempre come annunciato dall’Ente, ci sarà il passaggio automatico al nuovo assegno di inclusione per due mesi. In questo modo non avranno difficoltà ad affrontare l’inizio dell’anno. Poi produrranno il nuovo ISEE 2024 e quindi, successivamente, andranno a fare richiesta nuova per il sussidio.
Lo strumento parte da gennaio ed è pensato per famiglie con minori, disabili e over 60 che si trovano in condizioni di svantaggio economico. Dopo la presentazione della domanda all’INPS bisognerà sottoscrivere il patto di attivazione digitale. Il reddito permesso resta comunque 9.360 euro, il contributo viene strutturato in base ai singoli maggiorenni del nucleo con una quota a testa, vi è poi una sezione del reddito che viene considerata in base al contratto di locazione come contributo all’affitto.
Le famiglie quindi potranno avere un massimo di 500 euro in base alla scala di equivalenza più il sussidio per l’affitto. La scala viene calcolata in base alle persone che fanno parte del nucleo, quindi 0.50 per disabili, 0.40 per gli anziani, 0.15 per i minori e così via. Il periodo di erogazione sarà di 18 mesi, poi si potrà rinnovare per altri 18 mesi dopo lo stop di un mese. Sarà poi emessa la carta ricaricabile “carta di inclusione”, quella del reddito non servirà più.