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Cultura e Spettacolo

“Vorrei riportare in vita Maurizio…”, Maria De Filippi lo ammette a Belve

Giunti all’ultima puntata di Belve c’è finalmente stata l’intervista a Maria De Filippi, che si è commossa alla risposta di una domanda della Fagnani.

Maria De Filippi è tra i punti di riferimento della tv italiana. Non solo per i suoi programmi di successo, o per i talenti usciti dai suoi show amati da molti, soprattutto per la sua persona. L’empatia, la gentilezza, la spontaneità con la quale ci ha abituati a vederla e soprattutto quel suo modo di affrontare qualsiasi cosa e non mostrando mai troppo della sua vita personale.

Maria De Filippi, intervista Belve (RaiPlay) – milano.cityrumors.it

Ecco perchè quando poi si lascia andare su argomenti delicati che la riguardano da vicino, la si apprezza ancora di più potendo ammirare un suo lato che non fa vedere spesso. Ed è quanto accaduto durante l’ultima puntata di Belve, dove dopo serate nelle quali è stata ospite non intervistata, è giunto anche per lei il momento di rispondere alle domande della padrona di casa, Francesca Fagnani.

Maria, commossa quando parla di Maurizio Costanzo e di un suo desiderio

Maria De Filippi, presenza solida e riconoscibile del panorama televisivo italiano, si è mostrata fragile e con una domanda di vitale importanza per lei, per la quale purtroppo non riceverà mai risposta. Molti la vedono come una supereroina, donna in carriera che gestisce gli spazi con estrema maestria nei suoi programmi, spesso dimenticando che in fondo sia solo un essere umano anche lei. E che ha sofferto molto, continuando a farlo, per la morte del marito, Maurizio Costanzo.

Nel dialogo con Francesca Fagnani, durante l’ultima puntata di Belve, Maria accetta qualcosa che non aveva mai concesso prima: lasciarsi intervistare dalla collega e amica. Un gesto semplice, ma carico di peso per chi da sempre è abituata a essere dalla parte di chi ascolta.

Belve, Francesca Fagnani intervista Maria De Filippi (Rai Play) – milano.cityrumors.it

Quando la giornalista le rivolge la classica domanda che apre ogni puntata, chiedendole quale “belva” si senta, la risposta arriva diretta, ferma e consapevole: “Mi sento Maria De Filippi“. Una frase che racchiude identità, presenza, responsabilità e che riassume l’essenza di una donna che non ha bisogno di metafore per definirsi.

E’ più avanti nell’intervista, però, che l’atmosfera cambia. La domanda che segue tocca una terreno fragile. “Chi riporterebbe in vita, se potesse?“, e in quel momento le parole diventano inevitabili. Maria cita il padre, scomparso troppo presto e la madre, che oggi comprende meglio di quanto riuscisse a fare in passato.

Ma è con il nome di Maurizio Costanzo che qualcosa si incrina davvero. La voce si spezza, gli occhi si inumidiscono. “Vorrei riportarlo in vita per chiedergli se ha sofferto“. È la frase che lascia tutti sorpresi, perché rivela una preoccupazione profonda, quella di chi ha amato immensamente e che teme, ancora oggi, di non aver protetto abbastanza. Maria racconta di aver sempre cercato di evitare che Maurizio provasse dolore fisico, ma rimane un punto interrogativo che non smette di assillarla.

Maria De Filippi a Belve, l’intervista che tutti aspettavano

Nel corso dell’intervista, emerge anche un episodio della sua giovinezza che da anni incuriosisce chi la segue. Quando Fagnani le chiede quale sia la sua “belvata”, Maria ripercorre il momento in cui prese una decisione avventata: il furto dell’argenteria di famiglia, una scelta che avrebbe trascinato con sé conseguenze inattese.

Racconta di come i genitori attribuirono inizialmente la colpa al fratello, mentre lei rimase in silenzio, portando sulle spalle un peso che per molto tempo non ebbe il coraggio di confessare. Solo più tardi, per proteggere quel fratello ingiustamente accusato, rivelò la verità. La reazione fu severa: venne portata nella gioielleria dove aveva venduto gli oggetti e fu costretta a riacquistarli uno a uno. Un momento formativo, raccontato con sincerità disarmante, che oggi appare come un tassello essenziale nella costruzione della sua integrità.