La quarta serata di Sanremo va in archivio e i cantanti lombardi se la cavano egregiamente fra un messaggio solidale e un acuto.
La quarta serata è quella delle cover. I cantanti di Milano se la sono cavata egregiamente con gli omaggi. Una serata divertente con meno pressioni e grande impegno. La scena â con il bene placido degli altri â se lâè presa Ghali. Il rapper ha fatto un mashup tra Cara Italia e Italiano di Toto Cutugno.
Il risultato è stato da applausi. Soprattutto per il messaggio finale che ha lanciato, contro ogni tipo di discriminazione e stereotipo. Non câè piĂš nulla da fare, nĂŠ da aggiungere. Il pubblico ha sentenziato: applausi a scena aperta. Bene anche Rose Villain con Gianna Nannini per unâoperazione nostalgia riuscita al meglio.
Quello che resta è un Mahmood in grande spolvero, leggermente ridimensionato invece Dargen Dâamico. Nessuno va al di sotto della sufficienza. Anche perchè gli artisti hanno conservato la voce per lâultimo atto della kermesse canora che ci sarĂ sabato 11 febbraio. Giorno in cui verrĂ annunciato il vincitore della 74esima edizione del Festival della Canzone Italiana.
In tal senso il favorito resta Mahmood fra i meneghini anche per il tasso di download e condivisioni che vanta su Spotify. Tuta Gold sta spopolando, ma ci sono tante incognite che verranno fuori nellâultimo atto di un concorso tutto sommato eterogeneo. In grado di carpire ogni sfumatura musicale. Sia sul piano armonico che su quello emotivo.
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Non serve altro per fare la differenza: Sebastiani si prepara a mandare in archivio un Festival dove, comunque andrĂ , Milano avrĂ fatto la differenza con un pensiero anche alle seconde generazioni. âSiamo tutti italianiâ â ha detto Ghali â sullâonda di questo concetto non resta che ascoltare il cuore per capire che lâarmonia non ha confini.