Reazione a Catena, il trio livornese Dai e Dai, vincitore di migliaia di euro, svela come spenderà i soldi ottenuti con il montepremi
I fan di Reazione a Catena conoscono oramai benissimo i supercampioni del quiz, ovvero i Dai e Dai, che con la loro bravura stano inanellando un successo dopo l’altro. Grazie alla loro “intesa vincente”, quasi ogni sera riescono a vincere la sfida finale, aumentando così il valore del montepremi portato a casa.
Il trio, composto da Marco Voir, Simone Costagliola e Simone Mariottin (Mario) è originario di Livorno e detiene la “corona” da vincitore da tempo dopo aver vinto contro le bravissime Tre e Lode.
Reazione a Catena, svelato il retroscena su come il trio spenderà i soldi vinti
Il trio dei Dai e Dai continua a stupire il pubblico di Reazione a Catena, riuscendo a sbaragliare la concorrenza di tutti i concorrenti e portando a casa un montepremi sempre più alto. Con la loro ultima vittoria nel gioco finale del quiz, hanno aumentato ancora di più il valore del montepremi portato a casa (circa 79 mila euro).
Oltre ad avere un’intesa vincente nel gioco, i tre amici sono molto affiatati anche nella vita reale. I giovani di Livorno svolgono dei lavori differenti: Marco è dipendente in un’agenzia di scommesse, Simone è impiegato in una multinazionale informatica e “Mario” lavora per una multinazionale di e-commerce a Dublino.
In una esclusiva intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, i tre ragazzi hanno raccontato il segreto del loro successo e come hanno intenzione di spendere i soldi vinti. “Mi piacerebbe spenderli con la mia fidanzata”, svela Simone Costagliola, seguito da Simone “Mario” Mariottini che invece afferma: “Forse farò un viaggio, oltre a quelli che faccio per andare e tornare dall’Irlanda dove lavoro”. Infine, tocca a Marco Voir che pensando a come spenderà alla fine i soldi vinti dice: “In effetti mi servirebbe una macchina nuova”. Le idee dei Dai e Dai sembrano quindi essere molto chiare.
Anche il conduttore Marco Liorni, intervistato dal giornale, ha speso parole di grande elogio nei loro confronti. “Simone, Marco e Mario sono una bella immagine di amicizia! Una delle cose che mi piace di più di ‘Reazione a catena’ è che si tratta di un gioco per squadre. Quindi la chimica, l’aiuto reciproco e, ovviamente, l’intesa sono fondamentali – afferma Liorni – I ‘Dai e Dai’ sono un bell’esempio di questo: sono molto amici, si vogliono bene, e si vede, e poi sono ben composti, si integrano perfettamente in un gioco dove le risposte non si trovano su Google, ma devi cercarle nella tua testa insieme con quella dei tuoi compagni di squadra”.
La loro bravura tuttavia è frutto di grande allenamento e determinazione. Infatti il trio ha svelato il segreto del loro successo, rivelando di aver addirittura inventato un app per esercitarsi. “Ci siamo inventati una applicazione che tenesse traccia delle parole su cui ci allenavamo, quelle frequenti, quelle indovinate, ma soprattutto quelle rare e sbagliate. Ci siamo allenati sulle ‘intese perdenti’”.