Pippo Baudo, dal successo alla malattia ereditaria: il dramma che ha colpito il conduttore

Pippo Baudo si è lasciato andare ad una difficile confessione, parlando della malattia ereditaria che lo ha colpito dall’età di 20 anni.

Pippo Baudo è uno dei presentatori più amati e apprezzati dai telespettatori ed è uno dei più rappresentativi della televisione italiana. Ha cominciato a lavorare negli anni sessanta e in men che non si dica si è affermato con successo, in particolare sulla Rai, dove ha condotto numerosi programmi. Ha avuto il timone di varietà come Canzonissima, Domenica In, Fantastico, Novecento e ha presentato il Festival Di Sanremo, di cui detiene il record.

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Pippo Baudo parla della sua malattia (milano.cityrumors.it)

L’ha infatti portato avanti per ben tredici edizioni, tra il 1968 e il 2008. Parallelamente al lavoro sul piccolo schermo, ha vestito i panni di attore, dove ha portato in scena maggiormente se stesso. La sua carriera è ricca di successi e soddisfazioni, ma la sua vita non è sempre stata tutta rose e fiori. Come lui stesso ha svelato tempo fa, ha una malattia ereditaria che da giovane l’ha fatto parecchio star male.

Pippo Baudo, la difficile confessione: ha ereditato da sua mamma una malattia

Nel corso della sua carriera Pippo Baudo ha ottenuto un’enorme fama ed oggi è tra i conduttori più importanti della televisione. Nonostante il successo, ha vissuto dei momenti non proprio facili, come lui stesso ha raccontato a Ok Salute e Benessere. In una vecchia intervista aveva infatti svelato di soffrire di alopecia dall’età di 20 anni: “La mia alopecia ha origine familiare. È stata mia madre a lasciarmi in dote una chioma rada e precaria”.

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Pippo Baudo, la confessione sulla malattia ereditaria (Foto Mediaset Infinity) milano.cityrumors.it

All’epoca si vedeva già condannato al parrucchino, quando ha scoperto che c’era la possibilità di fare il trapianto di capelli: “Non ho affrontato un solo intervento bensì tre. Il primo fu lungo e doloroso. Trascorsi tre o quattro notti di sofferenza e i risultati non furono del tutto soddisfacenti”. La seconda operazione cominciò a dare i suoi frutti. Dopo poche settimane i capelli iniziarono a crescere dai bulbi impiantati, più forti di prima. Soltanto qualche anno dopo ha fatto un rinfoltimento. 

Baudo consiglia di fare l’intervento a tutti coloro che vivono male la calvizie, proprio come lui: “Solo chi ha la calvizie sa davvero quale complesso sia non avere i capelli, che disagio si provi. Non c’è successo professionale o personale che serva a fartelo dimenticare”, aveva raccontato. Per lui era anche una questione di immagine, dato che a 20 anni era già stempiato; per questo, dopo aver scoperto la possibilità di fare un’operazione, decise di provarci.

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