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Natale con i dinosauri, tra record mondiali e creature animate da robot

DINOSAUR INVASION – Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, fino al 3 febbraio 2019. Orari: da martedì a domenica, 10.00-19.30, aperto tutti i giorni fino al 6/1. Biglietti: 13 euro adulti, 10 euro fino a 12 anni, gratuito sotto i 90 cm di altezza. Info e ticket: dinosaurimilano.it

La clamorosa scoperta in Lombardia del ceratosauro più antico del mondo – 198 milioni di anni – riaccende la passione dei milanesi per l’affascinante mondo delle creature preistoriche. Sotto la Madonnina non mancano le occasioni per approfondire la conoscenza di questi animali leggendari anche durante le festività natalizie, saziando appieno curiosità scientifica e desiderio di forti emozioni. 

Un nuovo inquilino al museo

Al Museo di Storia Naturale è tutto pronto per festeggiare il fine settimana prenatalizio con il nuovo prestigioso inquilino: il Saltriovenator zanellai, il primo dinosauro giurassico italiano presente in fossili e ossa nella sala dedicata alle “terribili lucertole”, dal greco deinòs sàuros, definizione coniata nel 1842 dal paleontologo britannico sir Richard Owen, lo scienziato amico e poi rivale di Charles Darwin (creazionista il primo, evoluzionista il secondo). Il museo è aperto da martedì a domenica, orario 9-17.30, anche a santo Stefano ed Epifania, chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio. 

Jurassic Park alla Fabbrica del Vapore

Per immergersi invece in un’atmosfera da Jurassic Park, ricca di emozioni senza trascurare gli aspetti scientifici, c’è la mostra-evento Dinosaur Invasion Christmas Edition, allestita in un grande capannone presso la Fabbrica del Vapore (fino al 3 febbraio da martedì a domenica, orario 10-19.30, apertura straordinaria per il periodo natalizio tutti i giorni fino al 6 gennaio). La mostra propone un indimenticabile viaggio a ritroso nel tempo di 250 milioni di anni, riportando il pubblico all’era Mesozoica, passando per il Triassico, Giurassico e Cretaceo, dove i visitatori potranno trovarsi a tu per tu con dinosauri a grandezza naturale, che si muovono e ruggiscono in mezzo alla vegetazione preistorica.

I “mostri” guidati da robot intelligenti

Sono 30, suddivise in 17 diverse ambientazioni, le fedelissime riproduzioni di queste grandi creature progettate e costruite seguendo le indicazioni di un team di esperti paleontologi grazie ai quali è stato possibile riprodurre fedelmente non solo l’aspetto degli antichi abitanti del pianeta terra ma anche i loro movimenti e comportamenti. Sotto la pelle corrugata ci sono infatti robot intelligenti guidati dalla tecnologia animatronics, grazie ai quali le copie dei dinosauri emettono suoni gutturali, muovono la testa e la coda, respirano, aprono e chiudono gli occhi, dispiegano le ali per librarsi in volo, come il Ptenarodon (“ali senza denti”, ndr), con la sua apertura alare fino a 25 metri, vissuto 80 milioni di anni fa, che aspetta i curiosi lungo il percorso della mostra appollaiato su un picco montuoso. 

L’agghiacciante saluto del T-Rex

C’è poi chi, grazie ai robot nascosti, spalanca la bocca mostrando incredibili fauci come il Tirannosaurus Rex, le cui ricostruzioni ricorrono più volte e in diverse dimensioni nelle ambientazioni della Fabbrica del Vapore, fino all’ultimo enorme esemplare, che chiude il percorso espositivo congedando il pubblico con un agghiacciante saluto. Il dinosauro carnivoro più grande mai vissuto sulla terra fino alla scoperta del Gigantosaurus apre la bocca, muove la lingua brandendo i denti affilatissimi lunghi fino a 20 cm con una potenza di morso quattro volte quella del leone, con cui condivide l’appellativo di sovrano del regno animale. Settanta milioni di anni fa era al vertice della catena alimentare, molto agile e scattante nonostante il suo peso di oltre cinque tonnellate, 13 metri di lunghezza e 9 di altezza. Re incontrastato tra i vecchi dominatori del pianeta, una vera celebrità protagonista di libri, film e videogiochi ambientati nei mondi perduti, è il dinosauro più studiato anche grazie ai numerosi fossili rinvenuti in buono stato di conservazione. 

Esemplari da tutto il mondo

La maggior parte dei reperti che hanno ispirato i dinosauri in mostra sono stati ritrovati in Nordamerica e Sudamerica ma non mancano un esemplare agile e slanciato ritrovato a Oxford, l’Eustreptospondylus, vissuto 160 milioni di anni fa, 7 metri di lunghezza, 300 chili di peso, e due scoperti in Cina, la cui cultura non a caso è stata permeata per millenni di animali enormi, terribili e fantastici, che ancora oggi sopravvivono nei tradizionali medicinali a base di ossa di drago. Le “ossa di drago” rinvenute sul territorio cinese appartengono al dinosauro più celebre nel mondo del cinema e dei giocattoli: il Huayangosaurus, munito di una doppia fila di placche ossee a forma di spine appiattite su tutto il dorso fino alla coda, 6 tonnellate di peso, lungo 7 metri, vissuto 165 milioni di anni fa. È cinese anche uno dei più importanti fossili rinvenuti di recente: il Beipiaosaurus, raro esemplare scoperto nel 1996, il dinosauro piumato più grande mai conosciuto, 2 metri di lunghezza per 85 chili, vissuto 125 milioni di anni fa.

Troppo piccolo per spaventare

Nessuno dei trenta dinosauri in mostra riproduce un esemplare trovato in Italia, eppure uno dei migliori esempi al mondo d’impronte di tessuto molle in un fossile di dinosauro (conteneva – caso più unico che raro – parte degli organi interni) è stato rinvenuto in Campania, vicino a Benevento, nella zona di Pietraroja, un importante giacimento di pesci fossili dove 110 milioni di anni fa il territorio era caratterizzato da piccole isole, un ambiente ideale per i piccoli predatori come il giovane celurosauro Scipionyx samniticus (detto Ciro) vissuto nel Cretaceo inferiore, scoperto nel 1998. Tra le spiegazioni di questa mancanza, forse la taglia dell’esemplare, troppo modesta per impressionare un pubblico a caccia di brividi e forti emozioni. 

La mostra co-prodotta dal Comune

La mostra, organizzata in co-produzione con il Comune di Milano,  «unisce in modo innovativo storia, cultura e tecnologia», come sottolinea il vicesindaco Anna Scavuzzo. «Il valore di questa esposizione è la capacità di riportare all’attenzione del pubblico questioni importanti come la complessa biologia che rende unico il nostro pianeta e la sua continua evoluzione – spiega il curatore Fabio Di Gioia – oltre a temi scottanti come le estinzioni e la sostenibilità».

Questo piccolo parco giurassico offre un’esperienza non solo emozionante e divertente ma anche didattica: adulti e bambini potranno infatti approfondire, attraverso una puntuale cartellonistica, gli aspetti scientifici legati all’evoluzione, alla classificazione e all’habitat di questi animali che si estinsero circa 65 milioni di anni fa, verosimilmente a causa di un impatto astronomico.

Piccoli esploratori in cerca di fossili

Alla fine del percorso espositivo, che dura circa un’ora, il visitatore troverà un’ampia sala dedicata all’edutainment con giochi interattivi e un mini sito archeologico per la ricerca dei fossili, paletta alla mano. Chi desidererà una foto ricordo del suo viaggio nella giungla giurassica, potrà posare con il cappello da esploratore di Harrison Ford in un piccolo set che riproduce l’ambiente in cui vissero i dinosauri. È inoltre possibile visitare la mostra con l’ausilio di audio e video guide con la voce narrante di Alessandro Cecchi Paone. «L’esperienza mediatica complessiva, cinematografica, televisiva, espositiva, conferma da decenni a livello mondiale che i dinosauri sono in assoluto i migliori ambasciatori delle scienze della vita – spiega Cecchi Paone – in particolare presso i più piccoli, gli studenti delle scuole primarie, gli adulti che vogliono recuperare nozioni dimenticate di biologia, zoologia e paleontologia. È però indispensabile che, come in questa mostra, le ricostruzioni degli esemplari e del loro ecosistema siano precise e affidabili». È infine possibile prenotare una visita con giovani paleontologi che renderanno ancora più interessante questo incredibile viaggio nel tempo grazie a curiosità e segreti che riguardano gli animali del nostro passato più lontano. Informazioni: dinosaurimilano.it