Modena City Ramblers al Carroponte: con molte novità e tanta tradizione

I Modena City Ramblers tornano a Milano per un appuntamento live ormai abituale sul palco del Carroponte di Sesto San Giovanni

Considerate una delle band più rappresentative e vivaci di quel movimento indie italiano, i Modena City Ramblers tornano a Milano per un appuntamento abituale che scalda il cuore dei fan di una band che vanta un seguito affezionato e popolare.

Modena City Ramblers
I Modena City Ramblers sul palco durante questo loro ultimo tour – Credits Ufficio Stampa Domenico Mirigliano (MIlanoCityRumors.it)

Attivissimi live da sempre, in quella che è probabilmente la loro dimensione più vera e autentica, i Modena City Ramblers tornano a esibirsi al Carroponte, dove sono una delle abitudini consolidate del palco di Sesto San Giovanni per completare il tour estivo di promozione dell’album Altomare, uscito lo scorso anno. L’appuntamento è per domani, giovedì 12 settembre: ad aprire la serata gli España Disco Este.

Modena City Ramblers al Carroponte

Quello con il concerto dei Modena City Ramblers, è un evento ormai di tradizione per i fan milanesi e per tutti gli amanti del folk rock e della musica impegnata. Voce forte del mondo solidale della cultura popolare italiana, i Modena City Ramblers sono entrati nel loro quarto decennio di attività confermando la loro proposta coerente e tradizionale a dispetto di alcuni cambiamenti di formazione anche estremamente significativi.

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Chi pensava che con l’uscita di scena di Cisco Bellotti, il cantante fondatore della band, clamorosamente uscito dal gruppo nel 2006 la band si sarebbe spenta, ha trovato risposta in una produzione di dischi di grande attualità e in un calendario di live come sempre frenetico. I Modena City Ramblers sono in assoluto una delle band italiane con il maggior numero di concerti all’attivo.

Modena City Ramblers, combat folk

Ventuno dischi all’attivo, i MCR presenteranno a Milano gran parte del loro ultimo disco in studio, il ventunesimo della loro collezione, Altomare pubblicato lo scorso anno. Un disco, va detto, particolarmente ispirato e fedele alla linea dei Ramblers che mantengono nei testi il loro impegno nel parlare di diritti, lavoro, inclusione sociale, amore e resilienza.

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Apostoli di un folk punk essenziale generoso che riporta non solo ai famosissimi Pogues di Shane McGowen, scomparso lo scorso anno, e loro stessi presi ad esempio da molte band italiane che si ispirano alla tradizione celtica, i Modena City Ramblers propongono dal vivo qualcosa di più di un semplice concerto ‘greatest hits’ delle loro canzoni più famose.

Quarant’anni di storia

Della formazione originale nata nel 1991 come gruppo di folk irlandese, sono rimasti solo in due: Franco D’Aniello e Massimo Ghiacci, lo scorso anno costretto a farsi temporaneamente da parte a causa di alcuni problemi di salute brillantemente superati ai quali dal 2006 si è affiancato Dudu Morandi, il cantante che ha preso la voce e la pesantissima eredità di Cisco consolidando la produzione della band e avviando un nuovo percorso significativo che si sta dimostrando anche longevo.

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Sul palco il collettivo porta oggi sette musicisti cui si è aggiunto Enrico Torreggiani, già visto con i veronesi Los Fastidios. I molti cambi di formazione non hanno messo in pericolo la credibilità della band e il suo rapporto con il pubblico. Per i quali ogni appuntamento con il gruppo diventa una vera e propria occasione di incontro, di condivisione e di happening.

Modena City Ramblers
I Modena City Ramblers, attivi dal 1991 – Credits ANSA (MilanoCityRumors.it)

“Stare fermi ci fa male…”

“Quando ci siamo dovuti fermare per forza a causa della pandemia è stato un mezzo trauma – ammette Dudu Morandi – non eravamo abituati a stare così tanto tempo senza suonare e senza salire sul palco. Così quando si è trattato di ripartire lo abbiamo fatto con lo slancio e l’entusiasmo di sempre. Ed proprio da qui che sono nati i brani di Altomare”.

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Altomare esce a sei anni di distanza dall’ultimo disco di inediti. Un album particolarmente riuscito che affonda le sue radici nei temi più cari al gruppo. Su tutti quello del viaggio: un disco di alto livello anche dal punto di vista delle collaborazioni considerando la partecipazione dei Punkreas in “Resistenza Globale”, Luca Morino dei Mau Mau in “Mediterranea” e della cantante sudafricana Zolani Mahola, conosciuta come “The One Who Sings”, insieme al leggendario Ian Anderson dei Jethro Tull in “Per Quanto Si Muore”.

Modena City Ramblers al Carroponte

Il concerto al Carroponte di Sesto San Giovanni rappresenta una delle tappe più attese del nuovo tour dei Modena City Ramblers. L’area di Sesto, storico luogo di concerti e cultura nell’hinterland milanese, è la cornice ideale per una serata che si preannuncia carica di emozioni. Anche perché da questo palco la band è passata spesso – l’ultima volta nel luglio dello scorso anno – lasciando sempre ricordi bellissimi.

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Ad aprire la serata saranno gli España Circo Este, una band nota per il suo sound davvero singolare, un mix di pop, punk, tango, cumbia, latin e reggae che è stato ribattezzato Tango-Punk.

Ultime date al Carroponte

Nel frattempo va a esaurirsi il calendario del Carroponte che prevede ancora quattro eventi: Gemitaiz (in programma venerdì e già sold out), Ermal Meta (sabato), Il Tre (domenica) e l’attesissimo show dei Fontaines DC annunciato per giovedì prossimo, 19 settembre.

La scaletta dei Modena City Ramblers

Tant par tacher (The Atholl Highlanders)
Morte di un poeta
Viva la vida
Che botta!
Delinquent ed Mo’dna
Mediterranea
Fuocammare
Ebano
Ahmed l’ambulante
I funerali di Berlinguer
Quarant’anni
El señor T-Rex
Dall’altra parte
Le guerre degli altri / Maledetti pacifisti
Barche in mezzo al mare / Storm Sea Polka
Transamerika
Contessa (Paolo Pietrangeli cover)
Mia dolce rivoluzionaria
In un giorno di pioggia

BIS
Restistenza globale
Bella ciao
I cento passi
The Great Song of Indifference (Bob Geldof cover)
?  Ninnananna

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