Milano da bere, ma anche da mangiare. Nel capoluogo è tornata la passione dolciaria: un desiderio che “si fa in cinque”: la classifica.
Arriva alla fine, ma fa la differenza. Il dolce, spesso, chiude un pasto ma apre il cuore. A tavola si nutre anche l’animo: quando si mangia bene, tutto accade più volentieri. Persino assaggiare i piatti tipici della tradizione può avere un sapore diverso. È vero che Milano, recentemente, si sta facendo cullare dalle prelibatezze del Sol Levante, ma non per questo ha perso di vista la grande tradizione culinaria italiana.
I piatti tipici – al netto di Ramen e Sushi bar – restano sempre un must. Specialmente in inverno. Tuttavia è sbagliato fossilizzarsi su un certo tipo di assetto: Milano non è solo panettone e polenta, c’è molto altro. La vasta gamma di cibi e sperimentazioni lo confermano.
Milano più dolce: le migliori pasticcerie del capoluogo
Il cibo è una perenne esperienza che si può fare in gruppo o da soli. L’importante è farla bene: Milano prosegue a fare la differenza non solo nel piatto ma anche all’interno delle guide. Recentemente, infatti, è uscita la guida “Pasticcerie d’Italia 2024”. Un vero e proprio vademecum per l’anno che verrà dove riassumere tutte le location più in voga del momento: non è solo una questione estetica, ma anche un fattore di gusto.
Mangiare bene, mangiare meglio. Questo il motto su cui puntare, Milano l’ha fatto suo come un mantra salvifico: a essere salvo è il palato di molti. Dolce, lontano dalle amarezze, e ambito. Accoppiata vincente. Restando in tema di numeri, il capoluogo lombardo si fa in cinque.
Proprio come le pasticcerie che spiccano all’interno della metropoli. Besuschio di Abbiategrasso, che si classifica prima nella top 5 con un punteggio pari a 93/100, subito dopo c’è Fusto Milano a pari merito con Ernst Knam. Poi ci sono Martesana e Alessandro Servida. Queste le selezioni secondo il Gambero Rosso.
Il Gambero Rosso approva
La guida enogastronomica, quest’anno, cambia i parametri: non basta il gusto e la conformazione del piatto, occorre conoscere alla perfezione i social. Oggi si mangia, prima, con gli occhi: un piatto ben presentato è molto più “appetitoso” di un piatto ottimo mal posto.
Questo il mantra ai tempi di Instagram e le pasticcerie in questione hanno saputo colpire nel segno: ricette e consapevolezza mescolate alla modernità. Quello che serve per far rimanere tutti con l’acquolina in bocca. Il dolce arriva in fondo, ma resta in cima ai ricordi migliori.
Milano conquista il palato dei più scettici e coccola gli affezionati, una fetta alla volta. Non resta che lasciarsi trasportare dal sapore dell’inaspettato per farlo diventare una meravigliosa abitudine. Tra il logorio della vita moderna e la monotonia della routine, c’è sempre una fetta di torta.