A Milano sette anni di processi contro la mafia, oltre due milioni di euro di risarcimenti (virtuali) ottenuti dai giudici in via “provvisionale” e soltanto 27 mila euro effettivamente incassati.
Fino a 10 anni fa a Palazzo Marino e dintorni, la parola mafia era vietata. Non veniva mai associata al nome di Milano perché si temeva potesse danneggiare l’immagine della città. Eppure i clan di ‘ndrangheta calabrese, cosa nostra siciliana, camorra campana e sacra corona unita pugliese erano molto attivi sul territorio metropolitano e lombardo. E l’altrettanto intenso lavoro di magistratura e forze dell’ordine ha portato alla luce la presenza di questo radicamento.
Complessivamente i giudici hanno riconosciuto al Comune risarcimenti per 2 milioni e 205 mila euro, ma finora ne sono stati incassati soltanto 27 mila. Ma al di là dei risarcimenti economici ciò che è importante, spiega David Gentili, assessore del Comune di Milano, è essere dentro quei processi ed accanto alle vittime, comprese quelle che non hanno la forza o la possibilità di costituirsi parte civile.