Milano, arrivano le pinball night. A dare il via a questa vera e propria mania è Dario Morlacchi da viale Troya 20. Chi è e cosa fa.
Milano, è pinball night mania. Come il noto flipper si chiamano le serate che da tempo animano viale Troya numero 20. In quella strada c’è un’associazione gestita da Dario Morlacchi. Uomo distinto con la passione dei videogiochi e amante del vintage. Quello che oggi i più giovani, sull’onda dell’entusiasmo, chiamerebbero bonariamente nerd, in realtà è un appassionato di determinate tematiche che non ha fatto ancora i conti – sul piano di giochi e intrattenimento – con la fine degli anni 80 e 90.
Amante di tutto quel periodo colleziona i giochi migliori di quell’epoca, li restaura mettendoli anche a disposizione di adulti e ragazzi. Quel che conta è divertirsi. Il risultato è una sorta di sala giochi a tema vintage che annovera flipper, pinball e quant’altro. Tutto rigorosamente ricostruito.
Persino i videogiochi delle prime realtà aumentate. Tipo il kommodor 64 o alcune definizioni a 56K. Ce n’è per tutti i gusti. Anche il biliardino non scherza. Morlacchi ha rimesso a nuovo il calcio balilla con esemplari oggi introvabili. Da questo sono nate le pinball night. Serate dove molte persone si ritrovano pagando un costo simbolico all’entrata dell’associazione, con l’obiettivo di stare insieme e riassaporare il gusto del passato divertendosi.
Questa tendenza cattura anche i più giovani che, incuriositi, si fermano a guardare e poi entrano per fare una, due, tre partite in quella che ha l’aspetto di una vera e propria sala giochi. Costituta da quelli che molti, a torto, definirebbero “reperti”. In realtà se i giochi vengono rimessi a nuovo sono funzionanti anche se passati di moda.
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Non hanno le stesse caratteristiche della PS5, ma forse è proprio questo il loro fascino. Dare l’illusione che il tempo si sia fermato. Una bolla dove vince l’unione e la malinconia. Morlacchi, intervistato da MilanoToday.it, ammette: “Gioco anche io per vedere come è venuto il lavoro. Queste serate sono nate proprio con l’intento di collaudare i restauri”. In viale Troya 20 i videogiochi hanno una seconda vita, a “resuscitarli” ci pensa Dario Morlacchi.