Milano, il panettone accogliente: l’ultima “opera solidale” firmata Zerocalcare

Milano chiama, Zerocalcare risponde. Il fumettista di Rebibbia coinvolto in un nuovo progetto solidale: il panettone accogliente.

Strappare lungo i bordi, stavolta per fare un regalo. Zerocalcare ha abituato i fan alle sorprese, ma nessuno pensava di dover fare i conti con un’accoppiata inedita: Michele Rech e il Natale. Un uomo sempre molto disponibile che tutti, o quasi, hanno sempre visto in versione Grinch. Non ha mai dato modo di capire se amasse o odiasse le festività, ma a giudicare dal tono delle sue avventure il Natale non dev’essergli andato molto a genio.

Zerocalcare panettone
Il panettone firmato Zerocalcare (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Non per via delle ricorrenze o di una religiosità da mettere in atto, semplicemente per tutta una serie di “accolli” – per usare un termine familiare all’autore e fumettista – che deve portare a termine. Dal pranzo ai regali. Tutte cose che farà con la stessa intensità, ma in quest’occasione c’è l’effetto sorpresa: Zerocalcare ha disegnato il packaging di un panettone.

Zerocalcare confeziona il panettone accogliente: l’iniziativa per aiutare Italia e Siria

Non si tratta di un dolce qualunque, bensì del panettone accogliente. Un progetto che nasce dall’estro della Gastronomia Yamamoto. Un ristorante di cucina giapponese nato a Milano nel 2017: l’attività è gestita da Aya Yamamoto e sua madre Shih Chy Pai Yamamoto. L’obiettivo della famiglia Yamamoto è quello di aiutare e sostenere tante realtà e associazioni fra Italia e Siria, quindi il panettone accogliente è un prodotto che prova a riassumere la volontà di unire gusto e solidarietà per una buona causa.

Panettone accogliente Michele Rech
L’ultima opera di Zerocalcare sotto l’albero (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Il dolce, nello specifico, è stato creato con la collaborazione del maestro pizzaiolo Corrado Scaglione che ha curato e cura le scelte culinarie della enosteria Lipen a Trivuggio vicino Monza. “Quando ci siamo conosciuti è scattata subito un’alchimia”, racconta Calcare. La particolarità di questo panettone, oltre al gusto, è proprio il packaging fatto con quelli che secondo la tradizione sono definiti furoshiki.

Il valore aggiunto dei furoshiki

Impacchettamenti con i tessuti intrecciati e decorati. Una vera e propria arte nobile e millenaria. Questo ha fatto Zerocalcare, aggiungendo i suoi disegni. Chi vorrà sostenere la causa potrà comprarlo e gustarsi la nuova frontiera della pasticceria. Alcune confezioni andranno a varie carceri e ad associazioni benefiche. Particolare attenzione anche ad Alice.

La cooperativa che ha creato l’orlo per i furoshiki, grazie al contributo di donne che hanno commesso reato nei percorsi di reinserimento sociale attraverso il lavoro. Un’opera solidale davvero che farà felice gli estimatori di Zerocalcare riuscendo anche a sorprendere chi ancora non lo conoscesse: “Questo mondo non mi renderà cattivo”, stavolta non è solo una frase fatta.

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