Il Milanese Imbruttito torna al cinema: anteprima di Ferragosto per Rimomincio da Taaac

Per gli irriducibili milanesi che resteranno in città, il Ferragosto offre l’anteprima del Milanese Imbruttito che uscirà nei cinema a settembre 

Il ritorno del Milanese Imbruttito. Al secolo Germano Lanzoni, comico e  cabarettista, scrittore e imprenditore, attore e molte altre cose.

Milanese Imbruttito Germano Lanzoni
Lanzoni circondato da altri protagonisti del film – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Di fatto un uomo che ha avuto il coraggio, ma anche la fortuna, di dare voce a uno stato d’animo che è diventato un personaggio straordinariamente popolare che incarna il cosiddetto milanese: che per definizione nemmeno dovrebbe esistere più.

Il Milanese Imbruttito

Uno dei luoghi comuni è che con Milano esistano anche i milanesi. Che di fatto se si considerano le persone nate a Milano da almeno tre generazioni sono solo ridotte a poche migliaia. Il perché lo spiega proprio Lanzoni: “Nemmeno io sono milanese, ma sono della provincia, di Brusuglio – racconta il comico con il suo caratteristico slang – e mio padre non era un imprenditore. Ma un operaio che si sbatteva e si dava da fare. Di fatto il milanese imbruttito rappresenta uno stato d’animo e forse è per questo che ci sono moltissime persone che ci si riconoscono, e ridendoci sopra, riflettono su tempi che sono molto complicati”.

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Il nuovo film del Milanese Imbruttito si intitola Ricomincio da Taaac ed esce alla fine di settembre. Ma Ferragosto è l’occasione per un’anteprima che si annuncia ricca di pubblico. Perché i milanesi che sono rimasti in città imbruttiti lo saranno di sicuro…

Un sequel attesissimo

Ricomincio da Taaac è il sequel di Mollo tutto e apro un chiringuito, uscito nel 2021. Diretto dal collettivo Il Terzo Segreto di Satira uscirà ufficialmente nei cinema italiani il 26 settembre. Quattro. Giorni di anteprima tra cinema e arene all’aperto proprio nel fine settimana di Ferragosto, fino a domenica

Protagonista della pellicola è ancora una volta il “Signor Imbruttito”, interpretato da Germano Lanzoni.

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Il manager, incarnazione di quel “cumenda” che è stato portato al successo da molti altri comici tra anni ’70 e ’90 è in crisi. La sua azienda viene acquisita e globalizzata. E lui perde il lavoro: e va completamente in crisi. Un autentico disastro personale per il protagonista, che perde tutti quei punti di riferimento che costituiscono il suo universo: lavoro, casa e persino famiglia.

E così l’imbruttito si ritrova a dover convivere in una realtà che ha sempre disprezzato e deriso. Tra lavori umili e faticosi, muovendosi con lo spostapoveri, autobus e metropolitana.

La pena del contrappasso che lo costringe a fare il rider è una delle cose più riuscite del film.

Il Milanese Imbruttito tra paradossi e realtà

Germano Lanzoni, interprete del Signor Imbruttito, non è solo un volto noto per i fan della serie, ma anche una figura molto amata e seguita in tutta Italia. L’attore, originario di Milano, ha saputo creare un legame speciale con il pubblico grazie alla sua capacità di rappresentare in modo ironico e al tempo stesso veritiero le contraddizioni e i tic della vita milanese.

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Nonostante l’apparente affinità con il personaggio che interpreta, Lanzoni tiene a precisare che nella vita reale è molto diverso dal suo alter ego cinematografico: “Milano è una città di paradossi, entro in modalità imbruttito ogni 30 secondi”, ha dichiarato in un’intervista.

L’attore arriverà alle anteprime dal suo rifugio in Trentino, precisamente nel piccolo borgo di Rango, dove trascorre il tempo libero con le sue due figlie e la compagna Lara Bogni.

Milanese Imbruttito, personaggi, vecchi e nuovi

Ricomincio da Taaac vede il ritorno di tutti i personaggi principali del mondo Imbruttito, a partire dalla Signora Imbruttita, interpretata da Brenda Lodigiani, per prosegurire con il visionario e ambientalista Aldo Brusini, interpretato da Paolo Calabresi. Ritroviamo anche Laura Locatelli nei panni della Wife, Leonardo Uslengo come il Nano (il figlio), Valerio Airò Rochelmeyer come il Giargiana, e Renato Avallone nel ruolo dello Statale.

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Accanto a questi volti noti, il film introduce una serie di nuovi personaggi, interpretati da attori affermati, tutti amici di Lanzoni e fan del suo personaggio. Sono Maurizio Bousso (Martin), Francesco Mandelli – proprio quello dei Soliti Idioti (Frank Black), Raul Cremona (Fabio Galanti), Martina Sammarco (Karima), Tommy Kuti (Obi) e Tiberio Cosmin (Adrian). Queste new entry arricchiscono il panorama già variegato dei personaggi, portando nuove dinamiche e situazioni comiche all’interno della trama.

Tra le guest star riconfermate Claudio Bisio, che ritorna nel ruolo del Boss, con Jake La Furia nei panni del Notaio Bartolini, e nuove presenze come l’opinionista sportivo Daniele Adani, lo chef Ruben Bondì, altra celebrità televisiva, e persino Licia Colò.

Milanese Imbruttito Germano Lanzoni
L’attore Germano Lanzoni, volto del Milanese Imbruttito – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Riflettere con una risata

Ricomincio da Taaac, pur mantenendo il tono comico e irriverente che ha reso celebre il brand del Milanese Imbruttito, non manca di affrontare tematiche serie e di grande attualità. La fusione della società italiana con la multinazionale americana, infatti, diventa il pretesto per esplorare il confronto tra due mondi apparentemente opposti: da un lato, il pragmatismo e il cinismo del capitalismo milanese, dall’altro, i valori di inclusione e sostenibilità promossi dalla multinazionale.

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Questo scontro culturale rappresenta un’occasione per riflettere sulle contraddizioni del nostro tempo, dove i valori tradizionali vengono messi in discussione da nuove esigenze sociali ed economiche. Il licenziamento del Signor Imbruttito, più che una semplice disgrazia personale, diventa quindi una metafora della crisi di identità che molti manager e professionisti si trovano a vivere in un mondo del lavoro in rapida evoluzione.

Il triathlon dei lavori di merda…

Il film si distingue anche per la sua capacità di mescolare comicità e critica sociale, utilizzando l’ironia come strumento per affrontare temi spinosi come la precarietà del lavoro, la disuguaglianza sociale, e le nuove dinamiche del mercato globale. Il “triathlon dei lavori di merda”, come lo definisce il protagonista, diventa così una rappresentazione surreale ma al tempo stesso drammatica delle difficoltà che molti affrontano quotidianamente.

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Il lavoro di rider, simbolo della gig economy, diventa l’emblema di un’epoca in cui la tecnologia avanza a ritmi sostenuti, ma i diritti dei lavoratori sembrano rimanere indietro. Allo stesso modo, il lavavetri di grattacieli, che il protagonista interpreta senza controfigura, rappresenta la vertigine di un mondo del lavoro sempre più instabile e rischioso.

Questi lavori, che il Signor Imbruttito è costretto ad accettare, mettono in luce il divario tra chi gode di privilegi e chi, invece, è costretto a fare i conti con la dura realtà. La comicità nasce proprio da questo contrasto, tra le aspettative di un manager abituato al lusso e la cruda realtà di un mondo in cui il successo non è più garantito.

Sullo sfondo c’è Milano

Come nel precedente film, anche in Ricomincio da Taaac, forse anche più di Mollo tutto… che si svolgeva in gran parte in Sardegna e dunque in fuga da Milano. La città di Milano gioca un ruolo centrale. Il film, girato interamente nel territorio lombardo, esplora diversi luoghi iconici della città, in particolare il quartiere di Porta Nuova, simbolo della modernità e del cambiamento urbanistico che ha caratterizzato Milano negli ultimi anni.

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Milano non è solo lo sfondo delle vicende, ma diventa un vero e proprio personaggio, con i suoi ritmi frenetici, le sue contraddizioni e le sue ambizioni. La città, con la sua frenesia e il suo dinamismo, riflette lo stato d’animo del protagonista, sempre in bilico tra il desiderio di successo e la paura del fallimento.

La voce del Milan

Ricomincio da Taaac arriva a distanza di tre anni dal primo film, che nel dicembre 2021 in piena pandemia aveva incassato 728mila euro, non pochi per un periodo in cui i cinema erano deserti, a distanza di sicurezza e in mascherina, e rappresenta una sfida importante per il collettivo di autori e registi che sta dietro al progetto. Che nel frattempo si è tradotto anche in una linea di gadget e prodotti di grande successo tra articoli da regalo, casalinghi e di cartoleria.

Nel frattempo Germano Lanzoni, 58 anni a settembre, prosegue la sua intensa attività di attore e autore, tra serate e spettacoli e si appresta a iniziare una nuova stagione da protagonista anche allo stadio. Da anni è la voce ufficiale del Milan. Quello che a ogni gol urla…‘illumina San Siro…’

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