Harry Potter a teatro: l’Ordine della Fenice arriva agli Arcimboldi, il maghetto “anima” l’Orchestra sinfonica

Harry Potter è un capolavoro della letteratura. Lo dimostrano i numeri di copie vendute e la magia che ancora dura.

Harry Potter è l’esempio di come un’opera non conosca età. Questo accade quando qualcosa è davvero unico. I libri della saga hanno fatto la fortuna della Rowling e continuano a emozionare milioni di bambini e ragazzi in tutto il mondo. Non male per chi si era inventata quelle storie allo scopo di far addormentare i figli.

Harry Potter Arcimboldi
Harry Potter al Teatro degli Arcimboldi (Screenshot Google-MilanoCityRumors.it)

Quei bambini sono diventati molti di più, poi sono cresciuti e la storia ha fatto il resto: libri, film, guadagni. Ora la saga iconica arriva anche a teatro. 8 e 9 dicembre al Teatro degli Arcimboldi, dove fanno anche Zelig, arriva l’Orchestra sinfonica italiana del cinema e porta una cosa mai vista nel capoluogo meneghino: la proiezione interattiva.

Harry Potter al Teatro degli Arcimboldi: il “regalo” per l’Immacolata

Sarà, infatti, trasmesso l’Ordine della Fenice: uno dei capitoli più intensi della saga e ricco di musica e colonne sonore. Questo significa che l’orchestra potrà eseguire dal vivo i brani mentre il film viene trasmesso simultaneamente. 80 musicisti che faranno da contraltare a uno schermo di 12 metri con una definizione incredibile.

Arcimboldi Harry Potter
Il maghetto approda a teatro (Screenshot Google-MilanoCityRumors.it)

La musica darà l’impressione di essere lì davvero: tutti al centro della scena. In Harry Potter, come se fosse in pieno svolgimento. È solo l’ennesima replica, ma le colonne sonore del film eseguite dal vivo rendono tutto più magico – è il caso di dirlo – e profondamente emozionante. L’appuntamento è per il prossimo 8 dicembre.

Gli appassionati possono tornare anche il 9. La magia del Natale comincia a fare il suo dovere, anche per merito di un maghetto che non tramonta mai. La sua “forza” non smette di alimentare i sogni di grandi e piccini. Una favola senza tempo, anche grazie a determinate armonie. I suoni – proprio come una formula magica – non sono tutti uguali: basta poco per cambiare e diventare intramontabili. Al pari di un dialogo o un’interpretazione cult. Senza musica è tutto meno magico, in fondo anche in tal caso è una questione di bacchetta.

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